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Il delitto Casati Stampa – nobiltà scabrosa

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Il 30 agosto 1970 il marchese Camillo casati, sua moglie Anna ed un amico vengono ritrovati morti, uccisi con dei colpi di arma da fuoco. Ma chi è il responsabile? L’indagine non solo farà scoprire che l’assassino è stato lo stesso marchese, poi suicidatosi, ma che la vita di coppia dei marchesi nascondeva uno scabroso segreto.

Cenni biografici

Anna Fallarino nasce ad Amorosi, in provincia di Benevento, nel 1929. Suo padre è un impiegato e sua madre una casalinga.

Dopo la guerra e l’alluvione decide di scampare alla miseria lasciata da questi eventi trasferendosi a Roma. Le ragazze del popolo a quei tempi potevano diventare dive famose e anche lei sogna di diventarlo.

L’unica sua apparizione televisiva è stata una piccola parte nel film “Tototarzan”, ma la sua carriera termina lì. Ad una festa conosce poi il suo primo marito, l’ingegnere Giuseppe Drommi, che le fa conoscere la vita mondana.

L’ingegnere è facoltoso e le compra vestiti d’atelier, pellicce e gioielli ed è qui che Anna comincia la sua scalata sociale.

Durante una festa viene importunata da un playboy e il marito corre a difenderla insieme a Camillo Casati Stampa di Soncino. Anche Camillo è sposato, ma lui e Anna si innamorano e diventano amanti. Dopo che entrambi si sono fatti annullare il matrimonio dalla Sacra Rota si sposano.

Il delitto Casati Stampa

delitto Casati StampaIl 30 agosto 1970 i domestici dei marchesi chiamano la sorella di Anna. Le raccontano che il marchese era rientrato da una battuta di caccia e aveva detto loro che a breve sarebbero arrivati anche la moglie e l’amico Massimo Minorenti e che non avrebbero dovuti essere disturbati per nessun motivo.

All’arrivo dei due, il marchese aveva chiuso la porta e intimato di non aprirla per nessun motivo. Avevano sentito poi degli strani rumori e poi più niente.

Impauriti chiedono alla sorella di Anna di venire ad aprire. Quando la porta viene aperta lo spettacolo è raccapricciante:

ci sono i corpi del marchese, di Anna e di Massimo riversi a terra, colpiti da un’arma da fuoco. Per rendere la scena più macabra, pezzi di materia cerebrale ricoprono i quadri seicenteschi dell’appartamento.

Viene chiamata la polizia che pensa ad una rapina andata male. Ma la porta era chiusa, com’era stato possibile? Uno dei corpi allora doveva essere stato anche l’autore del delitto.

I sospetti ricadono prima su Massimo Minorenti, giovane “capellone” amico della famiglia. Aveva forse cercato di estorcere denaro al marchese ma poi, dopo avere perso la testa, aveva ucciso i coniugi e si era suicidato?

Impossibile, Minorenti presenta due colpi alla schiena. L’unico corpo a presentare un solo colpo d’arma da fuoco e quello del marchese:

forse Anna e il giovane erano amanti e il marchese, furibondo, li aveva uccisi e poi si era tolto la vita.

I giornali mettono la notizia in prima pagina, ma il giorno dopo il delitto alcuni giornali pubblicano delle foto che possono far luce sull’accaduto.

Sono foto della marchesa Anna completamente nuda, in pose provocanti, spesso con altri uomini.

Lo scabroso segreto dei marchesi

Delitto-Casati-Stampa

Oltre alle foto venne scoperto un quaderno ricoperto di raso verde, chiamato poi il “diario
verde” dove il marchese Casati Stampa aveva annotato degli incontri particolari. Grazie al diario verde e a vari interrogatori l’imbarazzante verità venne a galla.

Il marchese era un voyeur, e pagava giovani aitanti per fare sesso con la moglie, mentre lui guardava. Sul diario erano raccontati con dovizia di particolari gli incontri della moglie.

Il marchese sceglieva personalmente gli uomini con cui la moglie avrebbe dovuto avere rapporti sessuali: erano tutti giovani, aitanti e provenienti da ceti sociali bassi, spesso balordi trovati fuori dai bar.

Perchè questa fantasia? Alcuni psicologi hanno dato delle interpretazioni:

forse il marchese era impotente e usava i giovani per sostituirsi a lui durante l’atto sessuale, o forse era segretamente omosessuale e usava le immagini e i video che faceva duranti gli incontri per il proprio piacere privato.

O forse ancora, non poteva avere rapporti con la moglie perchè la identificava con la madre e scattava in lui il tabù dell’incesto e per questo usava dei giovani che si sostituissero a lui, annullando tale tabù.

In ogni caso a Camillo Casati Stampa piaceva avere il controllo. Controllava la moglie scegliendo per lei gli uomini che avrebbe dovuto frequentare e la fece sottoporre a una delle prime chirurgie per aumentare il seno, per renderla ancora più attraente.

Questa fantasia sarebbe cominciata addirittura la prima notte di nozze quando, trovandosi da soli in camera d’albergo, il marchese avrebbe chiamato un cameriere e l’avrebbe fatto andare a letto con la neo moglie.

Anna aveva capito il gioco e a quanto pare non le dispiaceva. O forse era così forte la sua voglia di successo e prestigio che avrebbe fatto qualsiasi cosa per compiacere il marito?

La fine del gioco

descargaQuesto loro segreto andò avanti per anni, fino al 1970 quando, a gennaio, Anna conosce a una festa il giovane Massimo Minorenti, anche lui in cerca di fama sociale.

Anche il marchese lo nota e organizza subito un incontro fra lui e la moglie. Qualcosa però va storto e Anna e Massimo si innamorano. Questo non fa parte del gioco e il marchese si ingelosisce e scrive nel suo diario che è la prima volta che la moglie lo tradisce con il cuore.

Anna continua i rapporti con Massimo, ma il marchese Casati Stampa non ne è più l’artefice, non controlla più la situazione, non è più lui ad essere al comando.

A luglio scrive nel suo diario che prova un grandissimo dolore e che Anna ha commesso una bassezza. La sua vita non ha più senso e lui ha perso tutto, è “praticamente morto”.

L’omicidio-suicidio

Un giorno si trova ad una battuta di caccia con gli amici, chiama a casa e invece della moglie risponde Minorenti. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, lascia gli amici con una scusa e torna a casa il giorno seguente.

Prende un fucile dalla vetrinetta di casa, va in soggiorno e scrive una lettera di addio per Anna, chiedendole di andare a trovarlo al cimitero. Il suo piano è di aspettare i due amanti e suicidarsi davanti a loro, legandoli per sempre al senso di colpa. 

Sulla scrivania però anche il marchese trova una lettera per lui scritta da Anna, dove quest’ultima gli dice che la situazione così non può più andare avanti ma che se lo desidera lei può tornare ad essere solo sua, lasciando Massimo.

Forse è questa lettera, con il sacrificio di Anna per l’amore di Massimo, a fare cambiare idea al marchese o forse è stato il fatto di vedere la moglie e l’amante insieme, pochi minuti dopo, ma il fatto è che invece di suicidarsi decide di uccidere prima la moglie, poi Massimo e solo poi suicidarsi, dando vita ad uno dei più grandi casi di cronaca nera e di scandali della storia italiana.

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