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Vorarefilia: il desiderio di voler essere mangiati (o di mangiare qualcuno)

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La vorarefilia è una parafilia sessuale. Chi ne soffre è sessualmente eccitato all’idea di essere mangiato, di mangiare qualcuno o di guardare uno di questi due processi.

La Vorarefilia

Per gli addetti ai lavori la vorarefilia (dal latino vorare: divorare, ingoiare e dal greco filia: amore) è detta semplicemente “vore”.

La fantasia della vorarefilia, però, difficilmente può essere portata a termine nella realtà. Gli amanti del vore ricorrono allora a racconti, arte, video e videogames che hanno come tema la vorarefilia, nei quali non necessariamente è presente il dolore.

Chi soffre di questa parafilia di solito si identifica con la persona mangiata (la cosiddetta preda), mentre pochi altri si identificano con colui che mangia (il pred, da “predatore”).

Principalmente il desiderio è quello di essere ingoiati interi. Infatti i vorarefili non sono in genere attratti dal dolore, come accade invece nel masochismo.

Proprio a causa del desiderio di essere ingoiati vivi e interi, questa parafilia viene associata con la macrofilia, fantasia che include esseri giganti. Molti video animati dedicati ai vorarefili, infatti, includono esseri giganti che possano ingoiare la preda in un sol boccone.

Alcuni vorarefili possono invece eccitarsi anche guardando animali che mangiano altri animali interi, come ad esempio i serpenti.

Tipi di vorarefilia

La vorarefilia non è di un solo tipo, ne esistono vari che ti elencherò qui:

  • Hard vore: a volte viene chiamata semplicemente gore ed è quella fantasia in cui la persona viene sottoposta a terribili ferite e in cui è presente molto sangue a causa dei tagli, dei morsi e delle lacerazioni. In generale, non è considerata come sessualmente motivata.
  • Soft vore: è quella in cui la persona è mangiata viva e intera e non viene ferita prima di raggiungere lo stomaco. Una volta arrivata nello stomaco, la vittima può morire asfissiata o digerita. Questa forma di vorarefilia è ritenuta più sexy della gore a causa della sua natura non violenta. Tuttavia, non sempre le vittime sono consenzienti.
  • Vore genitale femminile: (o vore vaginale) La preda è mangiata dalla vagina e finisce nell’utero. A volte viene chiamata “parto al contrario”.
  • Vore genitale maschile: (o cock vore) La preda viene mangiata dall’apertura dell’uretra presente sul pene  e finisce nello scroto, nella prostata o nella vescica.
  • Vore anale: la vittima viene mangiata dall’ano e finisce poi nel retto, nel colon o nello stomaco.
  • Vore del seno: (o breast vore) la persona viene mangiata dai capezzoli e finisce all’interno del seno.

Differenza fra vore e cannibalismo

VorarefiliaVengono citati come casi famosi di vorarefilia quelli di Issei Sagawa, Jeffrey Dahmer e quello di Armin Meiwes. Questi però, più che casi di vore sono casi di cannibalismo, che si differenzia dalla vorarefilia.

Nella vorarefilia, infatti, la fantasia è quella di essere inghiottiti interi e al momento dell’ingestione la preda deve essere ancora viva. Spesso le persone con queste fantasie vietano espressamente la masticazione.

Inoltre, il vore non è esclusivamente orale. Come abbiamo visto può avvenire attraverso tutti gli orifizi del corpo.

Nel cannibalismo invece, e come nei casi sopracitati, inghiottire una vittima intera e ancora viva senza causare danni è impossibile e sono quindi presenti dolore, ferite e sangue.

La vorarefilia è davvero così strana?

Sarebbe logico rispondere “sì”. E’ anche vero però che il cannibalismo metaforico è molto comune nella vita di tutti i giorni, soprattutto nella sfera affettiva o sessuale.

Basti pensare alle frasi “ti mangio di baci” o “ti mangerei” riferita a un bambino piccolo, in senso affettivo. 

In alcune lingue, poi, come l’inglese o lo spagnolo, durante l’atto sessuale orale si “mangia” l’organo sessuale del partner. Sempre in queste due lingue un bacio può essere “appetitoso” (tasty, juicy o rico). E in inglese viene definita appetitosa anche una persona attraente, che eccita sessualmente.

Senza andare troppo lontano, anche nella religione Cristiana si mangia simbolicamente il corpo di Cristo per unire il divino e il mortale.

E forse chi soffre di vorarefilia vuole questo: diventare un tutt’uno con l’altra persona.

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