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Gordon Stewart Northcott, l’assassino che ispirò “Changeling”

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Gordon Stewart Northcott è stato un serial killer canadese-americano che violentò e uccise bambini e adolescenti dal 1926 al 1928 con l’aiuto della madre e obbligando anche un nipote a partecipare agli omicidi. Le vicende hanno ispirato il film “Changeling” del 2008 interpretato da Angelina Jolie. 

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Cenni biografici di Gordon Stewart Northcott

Gordon nasce a Bladworth, in Canada, e cresce nella Columbia Britannica. All’età di otto anni si trasferisce con i genitori negli Stati Uniti, a Los Angeles, California.

Successivamente Gordon chiede al padre di comprargli un appezzamento di terreno a Wineville, in California, perchè vuole costruirci un allevamento di polli. Il padre compra il terreno e dato che lavora nell’ambito delle costruzioni aiuta il figlio a costruire la fattoria.

E’ proprio con il pretesto di aiutarlo con il piccolo ranch che chiede agli zii di poter portare con lui negli Stati Uniti il nipote Sanford, di tredici anni.

Gli abusi e gli omicidi

Gordon Stewart Northcott ChangelingQuando Sanford giunge alla fattoria dello zio viene picchiato e violentato. Viene anche obbligato a mandare lettere a casa scrivendo di stare bene.

Mentre si trova nella fattoria dello zio, il ragazzino non solo viene picchiato e abusato, ma viene anche obbligato a partecipare agli omicidi compiuti da Gordon e dalla madre di quest’ultimo.

Di solito Gordon dopo avere abusato dei ragazzini li riaccompagnava a casa intimando loro di non raccontare niente a nessuno, tuttavia ne uccide quattro.

Il primo è stato un adolescente messicano che è stato abusato e decapitato e il suo corpo gettato lungo una strada poco distante dalla fattoria.

La vittima seguente si chiamava Walter Collins. Walter viene rapito e violentato da Gordon per parecchi giorni, ma la sua scomparsa venne inizialmente imputata a una vendetta compiuta ai danni del padre del ragazzo, un ex galeotto.

Un giorno la madre di Gordon lo chiama dicendogli che lo sta andando a trovare e arriverà di lì a un’ora. L’uomo decide allora di nascondere Walter in uno dei pollai per far sì che la madre non sospetti di niente.

In realtà la madre conosce già gli istinti del figlio e quando scopre Walter rinchiuso nel pollaio avvisa il figlio che il bambino avrebbe potuto riconoscerlo.

Gordon aveva infatti lavorato in un supermercato dove Walter si recava spesso con sua madre. I due decidono quindi di ucciderlo.

La madre di Gordon decide che il bambino deve essere ucciso da loro tre insieme (lei, il figlio Gordon e il nipote Sanford) così che  sarebbero stati tutti colpevoli del delitto e nessuno avrebbe potuto fare la spia alla polizia. Walter viene ucciso dai tre a colpi di ascia.

La stessa sorte tocca anche ad altri due bambini, i fratelli Winslow.

La scoperta

La sorella maggiore di Sanford, la diciannovenne Jessie, si insospettisce dopo avere ricevuto le lettere del fratello e decide di fargli visita.

Una volta arrivata alla fattoria il fratello le racconta alcuni fatti successi, approfittando del fatto che Gordon sta dormendo.

Jessie, spaventata, ritorna in Canada e avvisa il console degli Stati Uniti di ciò che sta succedendo e del caso si occupano degli agenti addetti all’immigrazione. Gli agenti si recano alla fattoria di Gordon e trovano Sanford, che prendono in custodia.

Gordon invece scappa non appena vede l’auto della polizia avvicinarsi, dicendo a Sanford di trattenere i poliziotti. Gordon e la madre vengono comunque arrestati il 19 settembre 1928.

Pezzi di corpi di alcuni ragazzi vengono trovati successivamente sepolti nel terreno di Gordon. Il killer viene giustiziato nel 1930 tramite impiccagione. Sanford invece non viene condannato perchè obbligato a compiere gli omicidi sotto minaccia di morte.

L’impostore

Cinque mesi dopo la scomparsa di Walter Collins viene ritrovato un bambino nello stato dell’Illinois che afferma di essere Walter.

Christine Collins, la madre di Walter, paga il viaggio per il bambino dall’Illinois a Los Angeles e la polizia, che era stata oggetto di critiche per le ricerche infruttuose di Walter, organizza un’assemblea pubblica per ripulirsi la reputazione.

L’assemblea serviva anche a sviare l’attenzione del pubblico da alcuni scandali che avevano investito il corpo di polizia.

All’assemblea Christine afferma che il bambino non è il suo Walter, ma il capitano della polizia la esorta a portarlo a casa e a “provarlo per un paio di settimane”.

Christine, senza altra opzione, accetta. Tuttavia tre settimane dopo la donna va dal capitano, insistendo che quel bambino non è suo figlio.

Aveva portato le impronte dentali del figlio per provarlo, ma la polizia la fa rinchiudere in un ospedale psichiatrico con il “codice 12”. Tale codice era usato per classificare persone scomode alla polizia.

Mentre Christine si trova internata, il capitano della polizia interroga il bambino che finalmente ammette di essere Arthur Hutchins Jr. e di essere scappato di casa.

L’idea di spacciarsi per Walter gli era venuta quando un uomo gli aveva fatto notare la sua somiglianza con il bambino scomparso. Dice di averlo fatto per poter raggiungere Hollywood così da conoscere il suo attore preferito.

Christine Collins

Dopo la confessione del ragazzino, Christine viene rilasciata.

Denuncia il capitano della polizia e vince la causa vincendo anche 10.800 dollari, pari a circa 154.000 dollari attuali. Tuttavia questi soldi non le vengono mai pagati.

Dopo l’arresto di Gordon Northcott, Christine parla spesso con lui, chiedendogli se ha ucciso il suo bambino. Gordon mente spesso e cambia ogni volta versione, facendo credere alla donna di essere malato di mente.

L’ultima sua dichiarazione è stata che lui non ha mai visto né ucciso Walter, ma il giorno della sua condanna a morte manda un telegramma a Christine dicendo di avere mentito.

Scrive inoltre che le dirà tutta la verità solo se lei si recherà da lui in persona a sentirla. Christine corre da lui, poche ore prima della sua esecuzione, ma una volta arrivata lui le dice:

Non ti voglio vedere. Non so niente, sono innocente

La povera donna è distrutta, ma nello stesso tempo le parole poco chiare dell’assassino le danno una speranza che il figlio sia ancora vivo.

Walter non viene mai ritrovato ed è molto probabile che sia stato ucciso da Northcott.

Dalla vicenda è stato tratto il film “Changeling”, interpretato da Angelina Jolie.

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