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Mamoru Takuma – il massacro della scuola di Osaka

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Mamoru Takuma è stato un killer giapponese responsabile del massacro della scuola di Osaka, dove ha ucciso 8 bambini e ha ferito 15 persone fra bambini e insegnanti.

Mamoru Takuma

Mamoru Takuma nasce nel 1963 a Itami, nella prefettura di Hyogo, in Giappone. Da piccolo manifesta segni di zoosadismo, dando fuoco ad alcuni gatti per ucciderli.

Al secondo anno di superiori picchia un professore e poi scappa di casa per qualche mese, poi decide di abbandonare la scuola. Questa scelta non fa piacere al padre e i due litigano violentemente.

Dopo questo episodio il padre cerca un aiuto psichiatrico per il figlio, ma quando l’ospedale si rifiuta di internarlo, suo padre lo disconosce.

A questo punto Takuma si arruola nella Forza di Autodifesa Aerea giapponese, da cui viene cacciato per avere avuto rapporti sessuali con una minorenne.

Nel 1984 sua madre abbandona la famiglia per andare a vivere in un appartamento con Takuma, fino a che il marito torna a prenderla affinché torni a casa con lui e con l’altro figlio.

I primi reati

Mamoru Takuma

Nel novembre 1984 Takuma viene arrestato per stupro e viene condannato a 3 anni di carcere. Viene anche arrestato per avere percorso l’autostrada in contromano, ma viene rilasciato perché ritenuto infermo mentale.

Dopo essere stato rilasciato trova lavoro come autista di autobus e di camion della nettezza urbana. Nel 1998 aggredisce un passeggero a causa del profumo che porta e viene licenziato.

Trova lavoro come custode alla scuola elementare di Itami, ma nel 1999 mette del tranquillante nel tè degli insegnanti, mandandone 4 all’ospedale. 

Viene arrestato e mandato in un ospedale psichiatrico, dove gli viene diagnosticata la schizofrenia. Tenta di suicidarsi buttandosi dal tetto, ma viene salvato e un mese dopo viene rilasciato in quanto giudicato capace di prendersi cura di se stesso.

Dopo essere stato rilasciato continua ad avere strani comportamenti, ma nel 2000 riesce a trovare un lavoro come tassista. Viene licenziato solo un mese dopo a causa di un litigio con il facchino di un hotel, a cui rompe il naso.

Il 23 maggio 2001 entra volontariamente in un ospedale psichiatrico a causa della depressione, ma esce il giorno dopo senza alcun trattamento.

Il massacro

Il massacro avviene l’8 giugno 2001, ma prima di quella data Takuma è già stato arrestato 11 volte, una delle quali per avere attaccato una delle sue 4 ex mogli. 

L’8 giugno 2001 dovrebbe presentarsi in tribunale per la denuncia del facchino, invece si dirige alla scuola elementare di Ikeda (affiliata all’università di Osaka).

Alle 10.15 entra nella scuola e accoltella vari bambini, uccidendone 8 e ferendo 2 insegnanti e altri 13 bambini, tutti compresi fra i 6 e gli 8 anni.

Takuma viene arrestato e gli vengono diagnosticati: disturbo borderline di personalità, disturbo antisociale di personalità e disturbo paranoide di personalità.

E’ stato condannato a morte e giustiziato tramite impiccagione il 14 settembre 2014.

In carcere aveva dichiarato di avere scelto la scuola elementare di Ikeda in quanto scuola d’élite, affermando di voler dimostrare che anche i bambini di famiglie ricche possono essere uccisi in cinque o sei secondi. 

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