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La sedia del diavolo

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Cosa c’è di più lugubre e pauroso di un antico cimitero isolato e su cui aleggiano terribili leggende? Beh, credo pochi luoghi. Di cimiteri dall’atmosfera inquietante ne abbiamo moltissimi anche in Italia, quindi perché andarne a cercare uno quasi sconosciuto in uno sperduto angolino dell’Illinois? Forse perché a differenza di altri cimiteri ritenuti infestati questo ospita anche un oggetto maledetto che ha causato la morte di almeno una decina di persone: la sedia del diavolo.

(Se stai cercando la storia della sedia maledetta di Thomas Busby, clicca qui)

La sedia del diavolo

Il cimitero in questione è il Peck Cemetery che si trova in una zona rurale tra le città di Oakley e Cerro Gordo, nella contea di Macon. Oggi il cimitero è chiuso ed è pattugliato dalle forze dell’ordine dopo il tramonto perché negli anni passati è stato vandalizzato, dissacrato e perfino derubato delle lapidi e dei resti dei defunti.

Nonostante questo, oggi decine di ragazzini in cerca di brivido e moltissimi curiosi si fermano lungo la recinzione e sono molti quelli che scavalcano sfidando la già poca pazienza della polizia del luogo.

Il motivo? La “sedia del diavolo”.

La storia della sedia ha inizio verso la metà del 1800 quando alcuni escursionisti di Oakley si trovavano in esplorazione nella parte settentrionale di monti Appalachi. Il gruppo raggiunse una cima piuttosto impervia e lì trovo una fossa funeraria in cui era stato seppellito qualcuno di cui era andato perso il nome.

La cosa curiosa fu che trovarono come ornamento una sedia in legno massiccio: non era un capolavoro di falegnameria ed era poco più che uno scranno con uno schienale, ma uno degli escursionisti la trovò talmente insolita e interessante da raccoglierla e portarsela a casa.

La prima morte

Probabilmente si trattava una famosa “sedia da lutto”, molto in voga in epoca vittoriana sia in Europa che in America. Venivano messe nei cimiteri di fianco alle tombe di un recente defunto da un parente, rendendo quel posto più tranquillo e accogliente (come per far capire all’anima che non era svanito il clima familiare) e per riposare durante la visita al cimitero. Sì, ma chi se l’era portata fino alla cima della montagna? Non lo sapremo mai.

Si dice che la sedia fu dall’uomo levigata, accuratamente restaurata e che la preferisse ad ogni altra sedia della casa. Il fatto è che se la godé per poco perché qualche settimana dopo essere tornato a casa morì colpito allo stomaco dal suo cavallo imbizzarrito.

I parenti lo seppellirono nel Peck Cemetery e come omaggio fecero esattamente la cosa che fu fatta per il defunto trovato in montagna: di fianco alla sua lapide posarono la sedia, ma si assicurarono che fosse ben bloccata al terreno in modo che nessuno la rubasse.

La morte dell’uomo quindi fu ritenuta un incidente, qualcosa per nulla legato alla sua profanazione di una tomba. Finché non accade di nuovo una morte legata a quell’oggetto.

La seconda morte

Nel 1867 il guardiano del cimitero, poco più che 50enne, fu trovato morto nel camposanto, seduto su quella sedia. Tra le sue mani venne trovato un pezzo di carta su cui era inciso il numero 7, ma la leggenda dei 7 anni ancora non era nata.

Alla fine del 1800 avvenne la seconda morte sospetta: una anziana donna molto ricca andò dall’allora guardiano del cimitero e gli consegnò uno scrigno pieno di gioielli e monete e gli disse più o meno queste parole:

Sono passati i 7 anni che lui mi ha concesso. Sono diventata ricca e ora è giunto il tempo che io vada. Questi miei risparmi li tenga per dare un giusto decoro alle tombe meno curate.

La donna entrò e girovagò tra le lapidi come tanti visitatori del cimitero, ma non ne uscì più. Fu trovata morta poco distante dalla lapide in questione e la sedia venne trovata scalzata da terra, come si fosse piegata sotto un peso.

Da allora su quella sedia iniziarono a vociferarsi episodi e aneddoti di tutti i tipi, ma quello più duraturo fu che quella fosse la sedia del diavolo e che chi si sedeva su di essa entrava in comunicazione col diavolo stesso con il quale poteva fare un patto e ottenere ciò che voleva per sette anni.

Dopo i 7 anni però, il diavolo sarebbe tornato e avrebbe preso la sua anima.

Le morti a partire dagli anni ’50

Inizialmente i gestori del cimitero ci marciarono su quelle dicerie, ma poi il sempre maggiore afflusso di curiosi che si aggiravano fino a tardi nel cimitero per sfidare la maledizione della sedia iniziò a dare fastidio, al punto che la lapide e la sedia vennero recintate da una cancellata di ferro.

La storia fino agli anni ’50 non è molto chiara, ma vennero riportati numerosi incidenti e anche alcune morti legati alla sedia, specialmente di persone rimaste infilzate a morte nella cancellata nel tentativo di scavalcare.

Nel corso degli anni però la leggenda dei 7 anni cambiò e oggi si dice che se ci si siede sopra di essa si muore entro un anno.

Questa seconda credenza è dovuta forse al fatto di alcuni incidenti avvenuti per coincidenza a persone che hanno voluto comunque provare l’ebbrezza di sedersi su quella sedia di legno.

Nel 1955 un adolescente un po’ troppo vivace si allontanò dai genitori venuti per i parenti e scavalcò per sedersi sulla sedia del diavolo. Un’ora dopo all’entrata di Cerro Gordo, la carrozza su cui viaggiavano si ribaltò e lui, solo il ragazzo, morì schiacciato dal peso.

Negli anni ’70 un altro ragazzo, un 20enne scapestrato delle campagne vicine, morì in moto poche ore dopo aver accettato la sfida dei suoi amici a sedersi su quel cimelio.

Negli anni ’80 un anziano signore, molto conosciuto in zona, venne trovato morto lungo il vialetto del cimitero a pochi metri dalla tomba e nel 1991 un altro ragazzo morì dopo essersi vantati di essersi seduto sulla sedia del diavolo.

Il cimitero oggi

Nuovamente quegli eventi portarono ad un afflusso di gente spropositato per un piccolo cimitero di periferia e i guardiani, d’accordo con la famiglia del defunto, rimossero la sedia per metterla nel deposito del cimitero.

Il Peck Cemetery oggi è chiuso gran parte della settimana perché al completo. Vittima di vandalismo, profanazione di tombe messe sataniche e perfino meta di un culto pagano, è spesso al centro di testimonianze e segnalazioni di eventi paranormali.

  • Si è parlato di una pesante pietra posta su una tomba per mantenere all’interno i morti che bramano di uscire.
  • ci sono state segnalazioni di luci vaganti dentro e fuori il cimitero
  • ci sono state testimonianze di processioni di morti nei boschi vicini
  • ci sono stati, purtroppo, ritrovamenti di numerose carcasse di animali nelle vicinanze e simboli satanici scritti con lo spray sulle pietre.

Si pensa quindi che il cimitero sia tutt’altro che tranquillo, un luogo adatto per incontrare il diavolo e magari sedersi a contrattare.

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