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Aswang, il terribile mostro delle Filippine

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Negli ultimi 20 anni, le principali figure dell’orrore diventate cult sono vampiri, licantropi e zombie. Per gli amanti del gotico e dell’horror non splatter esiste una figura che le raggruppa tutte e tre. Viene chiamata Aswang e accomuna tutte le caratteristiche migliori dei tre mostri.

Starete pensando che si tratta di una qualche figura inventata di recente da qualche amante dell’horror, in una creepypasta. Invece si tratta di un figura delle leggende Filippine e se ne parla da almeno 3 secoli.

Aswang

Nella storia ha cambiato diverse volte nome, ma principalmente è conosciuto come Aswang, Tik-Tik o Sok-Sok. In realtà dovremmo parlare di una lei perché è quasi sempre raffigurato in versione femminile, ma esiste anche la versione maschile.

Così come i vampiri dei film, l’Aswang apparirebbe come un donna dalla carnagione pallida. Sarebbe piuttosto brutta, molto magra e con gli occhi totalmente bianchi.

Come gli zombie il suo volto non lascerebbe trasparire emozioni, vestirebbe in modo cencioso e camminerebbe barcollando o trascinando i piedi. Si ciberebbe di sangue e carne umana e in particolare quella dei bambini che rapirebbe ogni qual volta vengono lasciati incustoditi.

Gli Aswang si muoverebbero di notte e abiterebbero vecchie case distrutte in boschi o lungo la costa dove durante il giorno riposerebbero sotto delle pietre o in buche scavate nel terreno. Come i licantropi sarebbero in grado di assumere forma animale come enormi cani neri con gli occhi ardenti, lupi che camminano in posizione eretta o enormi maiali indemoniati.

Nuovamente, come gli zombie e i vampiri, se dovessero mordere una persone la infetterebbero con una terribile malattia che nei giorni a seguire la murerebbe in un Aswang.

Con la diffusione dell’infezione la povera vittima svilupperebbe un forte desiderio di sangue e di carne umana. Si potrebbe riconoscere una vittima perché avrebbe violenti sbalzi d’umore e improvvisi attacchi di rabbia.

Dove si trovano gli Aswang?

A noi straneri quella dell’Aswang sembra una pittoresca leggenda, e neppure tento originale. Ma la gente delle Filippine ci crede per davvero. Si crede che queste creature vivrebbero sull’isola Mindanao e sulle isole Visayas, in particolare Bohol e Negros.

L’unico modo per sfuggire al terribile Aswang sarebbe tenere le orecchie ben aperte. Quando è in procinto di attaccare una preda o un essere umano, l’Aswang emetterebbe una specie di tic-tac e ciò permetterebbe a gran parte della popolazione di evitare di finire sul suo menù.

Naturalmente, come quasi tutti i mostri delle leggende, anche l’Aswang ha un punto debole. Non sarebbe capace di nuotare e morirebbe annegato se provasse ad immergersi.

Questo è l’unico motivo per cui è relegato su delle isole, in attesa che qualche incauto miscredente si offra come pietanza.

Come si uccide un Aswang?

Il folklore delle Filippine ci fornisce anche gli strumenti per uccidere l’Aswang e alcuni di loro sono gli stessi che servono per i mostri occidentali.

Ad esempio un buon rimedio per evitare che un Aswang entri in camera tua, è quello di decorare porte e finestre con l’aglio. Ti ricorda qualcuno?

Come i vampiri, poi, non sopporterebbero la vista di un crocefisso. Un altro punto debole dell’Aswang sarebbe il sale. Versalo sulle ferite che di solito il mostro ha sul ventre e la sua parte superiore cadrà a terra.

Se invece ti trovi in un bosco, senza aglio, né crocefissi né sale a portata di mano, sappi che un Aswang può essere ferito come qualsiasi essere umano. Quindi via libera a coltelli, bastoni appuntiti, proiettili e, come ultima misura, il fuoco.

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