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Nicolas Claux, il vampiro di Parigi

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Nicolas Claux è stato un assassino francese, sedicente cannibale, necrofilo e satanista. Nel 1994 ha ucciso un ragazzo ed è libero dal 2002. Ora fa l’artista e dipinge quadri macabri.

Nicolas Claux

Nicolas nasce nel 1972 in Camerun. Durante l’infanzia si sposterà in molti paesi con la famiglia a causa del lavoro del padre. Per questo non avrà mai molti amici e, essendo figlio unico, soffrirà molto di solitudine.

Nicolas ci racconta che la sua infanzia è stata abbastanza normale, ma la sua famiglia non gli dava abbastanza amore. Proprio a causa di questa mancanza d’affetto Nicolas diventa freddo e ha difficoltà a provare empatia.

Crescendo sviluppa un interesse verso la morte e l’occulto.

Quando Nicolas ha 10 anni suo nonno, con quale litigava spesso in quel periodo, muore e il ragazzo penserà che la sua famiglia lo incolpi della morte. Da quel momento diventerà ossessionato dalla morte, dai riti funebri, dalle sepolture e dall’atmosfera degli obitori sviluppando nello stesso tempo un odio verso gli altri.

Una volta trasferitosi stabilmente a Parigi con il padre, comincia a visitare tutti i cimiteri della città e una volta cresciuto cercherà lavoro negli obitori per assecondare le sue fantasie

L’omicidio

Nicolas Claux

L’omicidio avviene nell’ottobre del 1994 e la vittima sarà Thierry Bissonnier, di 34 anni.

Nicolas adesca la sua vittima su Minitel, l’equivalente di internet di quegli anni, molto frequentato da omosessuali. A cadere nella sua trappola è Thierry che lo invita a casa sua, senza sapere che Nicolas andrà all’appuntamento con l’intenzione di ucciderlo.

Quando Nicolas arriva all’appartamento di Thierry suona il campanello e si presenta con il nome falso con il quale si era presentato su Minitel. Thierry lo fa entrare e mentre si gira per chiudere la porta Nicolas estrae una pistola e gliela punta contro.

Quando la vittima si gira non ha nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa sta succedendo, perché Nicolas gli esplode un colpo in viso, poi va a curiosare nell’appartamento.

Quando torna nota che Thierry respira ancora e gli spara altri colpi, poi cerca qualcosa da mangiare e lo guarda agonizzare. Dopo aver mangiato ruba il portafogli di Thierry, il suo libretto degli assegni e la sua segreteria telefonica.

Prima di andarsene nota che Thierry ancora non è morto, quindi gli spara di nuovo e gli fracassa il cranio con un grande vaso. Pulisce le sue impronte digitali e se ne va.

Il corpo sarà ritrovato tre giorni dopo dai genitori della vittima.

L’arresto

Nicolas ha cancellato bene le sue tracce e nessuno sospetta di lui. Circa due settimane dopo l’omicidio però, cerca di falsificare la firma in uno degli assegni di Thierry per comprare un videoregistratore.

Aveva sostituito la foto della patente di Thierry con la sua e l’aveva mostrata al commesso insieme all’assegno.

Il commesso si rende conto che c’è qualcosa che non va e chiama la polizia. Nicolas riesce a scappare prima dell’arrivo delle forze dell’ordine ma verrà catturato circa un mese dopo.

Vampirismo e cannibalismo

Nicolas Claux

Ma perché Nicolas viene chiamato il Vampiro di Parigi? In fondo, ha ucciso una persona con una pistola.

Il soprannome viene dai racconti fatti dallo stesso assassino in un’intervista, nella quale rivela molti aneddoti.

Ad esempio racconta che amava passeggiare nei cimiteri, ma che poi questo non gli bastava più. Aveva quindi cominciato a entrare nei mausolei costruiti nel XIX secolo e ad aprire le tombe.

Una volta aperte le bare, dissacrava i cadaveri pugnalandoli. Quando invece trovava solo delle ossa le portava a casa e decorava le stanze.

Racconta anche di avere trovato lavoro come assistente nell’obitorio di un ospedale proprio per stare vicino ai cadaveri e uno dei suoi compiti era quello di ricucire i corpi dopo le autopsie.

Il vampiro rivela che prima di ricucirli strappava della carne e la mangiava, oppure la portava a casa, la cucinava e poi la mangiava. Tuttavia ha sottolineato di preferirla cruda.

Quando gli è stato chiesto cosa ha provato la prima volta che ha mangiato carne umana, Nicolas ha risposto:

Wow! Adesso sono un cannibale… figo!

Inoltre sostiene di avere rubato buste di sangue dall’ospedale per berle poi a casa. Di solito aggiungeva proteine e ceneri funerarie per renderlo più denso.

Ma è stato davvero così?

Molti sostengono che questi racconti sono semplicemente deliri di un pazzo o, più verosimilmente, un modo per attirare l’attenzione.

Nel verbale del suo caso, infatti, i capi di imputazione sono solo quelli di omicidio e di furto. Niente che menzioni cannibalismo, vampirismo o dissacrazione di tombe.

Se davvero, come dice, la polizia avesse trovato ossa umane e buste di sangue in casa sua, ci sarebbero stati dei capi di imputazione.

Il vampiro di Parigi oggi

Dopo essere stato condannato a 12 di prigione, ne sconta solo 7. Ora vive con la sua ragazza e vive dipingendo quadri, una passione coltivata in carcere.

Dipinge ritratti di serial killer e di autopsie di vittime famose.

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