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La misteriosa scomparsa di Kenny Veach

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Ogni giorno nel mondo spariscono migliaia di persone, e non importa la nazione o l’estrazione sociale. A differenza di quanti si pensi non è solo la gente povera o colpita da disgrazie a sparire, ma anche persone comuni, proprio come Kenny Veach.

Perché la gente sparisce? Le motivazioni sono davvero moltissime: traffico di organi, omicidi irrisolti, sequestri. E perché no, anche fughe volontarie da una realtà opprimente. La maggior parte dei casi si risolve. La persona scomparsa dopo qualche tempo viene ritrovata (viva o morta) o si fa trovare, ma una buona percentuale invece sembra sparire nel nulla.

Per una volta non vado indietro nel tempo a cercare l’argomento da trattare e mi concentro su un fatto attuale, un caso che da noi non è nemmeno giunto, ma che ha interessato tutta l’America.

La scoperta di Kenny Veach

Nel 2014 un esperto escursionista americano di nome Kenny Veach commentò alcuni filmati sul Youtube affermando di aver trovato una misteriosa grotta. Questa grotta sarebbe stata nascosta sotto la Sheep Mountain, a poca distanza dalla città di Jean, in Nevada.

Nei commenti, il 47enne  disse che l’ingresso della caverna aveva una forma molto strana, a forma di M. Quando poi si era avvicinato, aveva provato uno strano e terribile presentimento di pericolo.

Continuò dicendo che quando giunse all’entrata, il suo corpo venne investito da potenti vibrazioni che pulsavano e lo scuotevano fino al midollo. Riuscì solo a sporgersi dall’entrata perché quella sensazione divenne talmente forte da essere insopportabile e cresceva man mano che avanzava.

Disse che a prima vista non era diverse da moltissime altre caverne che aveva visitato, ma che il dolore e la paura lo costrinsero a tornare sui suoi passi.

Aggiunse infine che secondo lui all’interno della montagna ci fossero delle forze al di là della sua comprensione.

Quei suoi commenti non sono passati inosservati e molti, palesemente scettici, gli hanno chiesto le prove di ciò che affermava. Kenny rispose che era pronto ad organizzare una spedizione con chiunque avesse voluto accompagnarlo a quella che lui chiamava la “M Cave”. Avrebbero portato telecamere e tutto il necessario per raccogliere le prove di quello ce diceva.

La spedizione alla M Cave

La spedizione avvenne poco tempo dopo e a lui si aggiunsero 4 speleologi amatoriali che hanno girato un filmato poi pubblicato in rete. Il video venne completato da un commento piuttosto lungo di Veach che spiegava ciò che di particolare avevano visto e provato nella loro escursione.

Parlò della difficoltà a ritrovare il punto esatto dove si apriva la grotta (perché la zona montuosa è piena di antri più o meno profondi), di aver visto un ariete nero che li fissava intensamente da sopra una cresta rocciosa e dei molti problemi alle attrezzature che avevano avuto lungo il cammino.

Una sorta di sfortuna che sembrava seguirli man mano che si avvicinavano alla grotta.

Il video non mostrò nulla di strano. Una splendida grotta che terminava circa una centinaio di metri più avanti, scavata naturalmente nel calcare e con molte stalattiti.

Ciò che però turbò Kenny Veach fu il fatto che  lui non ricordava nulla di simile la prima volta che si era avvicinato alla caverna. Pur avendo l’entrata a forma di M e pur essendo convinto di non aver sbagliato luogo, Veach disse che quel poco che aveva intravisto la prima volta era completamente diverso da ciò che trovò con la spedizione. Disse che perfino le rocce delle pareti erano molto diverse da quello che ricordava.

Insomma, non accade nulla strano all’interno di quella grotta, tanto che lo stesso Veach scrisse che avrebbe fatto un terzo viaggio per scoprire se la seconda volta avesse sbagliato luogo e ci fosse più di una M Cave.

Il 10 novembre del 2014 Kenny Veach fece una breve escursione nel deserto e iniziò il suo viaggio verso la grotta, prevedendo di tornare a casa due giorni dopo. Non tornò più.

La sparizione di Kenny Veach

Quattro giorni dopo l’ultima sua telefonata a casa, genitori e amici ne denunciarono la scomparsa e iniziò un’intensa ricerca coadiuvata perfino dai soccorsi aerei.

Le autorità e i volontari setacciarono la zona montuosa palmo a palmo, addentrandosi anche in moltissime grotte. Tuttavia non venne trovato nulla che potesse ricondurre al passaggio di Veach.

Con l’aiuto della tecnologia si riuscì a rintracciare il suo cellulare, che fu trovato a terra nei pressi di una vecchia miniera verticale. La prima cosa che venne ipotizzata fu che fosse caduto al suo interno. Una squadra di esperti speleologi però, setacciò la miniera in profondità senza trovare alcun segno dell’escursionista.

La scomparsa nel nulla dell’uomo, amplificata dalle sue affermazioni sul quello che aveva affermato la prima volta sulla M Cave, diede inizio ad una speculazione mediatica dilagante su cosa gli fosse successo. Le ipotesi spaziavano dalle più razionali a quelle più fantasiose.

Chi lo conosceva bene lo descriveva come un escursionista “hardcore”, cioè un uomo abituato a situazioni difficili, un veterano che cercava sempre di superare i propri limiti e che aveva vissuto esperienze incredibili. Era una persona avventurosa ma molto diligente e soprattutto un maniaco dei dispositivi di sicurezza, senza i quali rinunciava ad ogni escursione.

Ipotesi

L’ipotesi più probabile è che sia incappato in uno dei tanti pericoli delle catene montuose del Nevada. Un pendio troppo ripido, un colpo di sole nel deserto, qualche animale selvatico, la disidratazione o un’operazione azzardata che ne abbia provocato la morte.

Sì, ma come mai né il suo cadavere né il suo equipaggiamento sono stati trovati?

Ci sono ipotesi su una sua possibile depressione, qualche traffico losco che nessuno sapeva, debiti finanziari o il semplice desiderio di mollare tutto e cambiare vita in un altro stato. Ma ognuna di queste è stata ampiamente smentita dai familiari e dagli amici.

Poi ci sono quelle più bizzarre. La zona in cui si dovrebbe trovare la M Cave è vicina alla Nellis Air Force Base, che da lungo tempo è al centro di teorie di cospirazione governativa. Si pensa che nelle montagne ci sia una vasta rete di tunnel utilizzata per progetti di ricerca segreti e per segreti militari.

Alcuni hanno persino ipotizzato che la grotta che aveva inizialmente scoperto fosse un luogo d’entrata per esseri “non umani” o addirittura un passaggio per un’altra dimensione.

Che fine ha fatto Kenny Veach?

Sul destino di Kenny Veach ancora oggi permane un profondo mistero. Ma a coloro che hanno pensato che la prima volta avesse inventato tutto per un po’ di fama hanno risposto molti geologi che hanno confermato la presenza in alcuni luoghi di montagna di quelle sensazioni provate dall’escursionista.

A seconda della loro profondità e dimensione, le grotte possono produrre una vasta gamma di vibrazioni armoniche, risonanze, frequenze ed eco. Alcune di queste in effetti possono combinarsi per influenzare la psiche umana.

In particolare la frequenza di 110 Hz ha un profondo effetto sui sensi umani, al punto che molte culture del passato si recavano nelle grotte per  cercare l’illuminazione spirituale o parlare con gli Dei.

In conclusione, Kenny Veach è scomparso nel nulla e il fatto che non sia mai stato trovato nulla di lui se non il cellulare, tra l’altro lontano parecchie miglia dal punto che voleva raggiungere, lascia pensare che non sia morto, ma che sia da qualche parte.

Sta da capire se sia prigioniero in una basa segreta, su una spiaggia caraibica a godersi il sole, in una grotta assieme a creature del sottosuolo, su una navicella spaziale o in un’altra dimensione. È davvero un rompicapo ad ampio spettro.

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