Dopo aver parlato di Ib, non poteva mancare un articolo dedicato a The Witch’s House. Fiaba e incubo sono le parole chiave. Il più che acclamato lavoro di Fummy sorprenderà ogni tipo di giocatore con la storia della dolce Viola e della terribile strega.
Once upon a time… The Witch’s House
Si potrebbe partire con un “C’era una volta una fanciulla dalle trecce dorate che si addormentò in un bosco misterioso” e, dopotutto, un incipit del genere si presta molto bene a descrivere la scena iniziale.
La dolce Viola si è appena svegliata in una radura circondata da folti alberi. Il vento smuove le foglie con una brezza che sa di mezza primavera. Metà al profumo di fiori di campo e metà con l’odore della pioggia che sta per arrivare. La ragazza non ha idea di come sia finita in questo enorme giardino. Ma capirà presto che non si tratta di una situazione piacevole. L’entrata del bosco è sbarrata da un ceppo di rovi di rose, che nessun coltello è in grado di spezzare. Grazie a un gatto nero parlante, Viola apprende il modo per fuggire dal giardino. Quale? Recuperare un antidoto custodito nel maniero al di là delle betulle. Non resta altro che inoltrasi nella misteriosa dimora: la casa della strega Ellen.
La morte delle fiabe
Ora possiamo dire addio al familiare “c’era una volta”. Non stiamo giocando a un titolo per bambini. La strega Ellen non è affatto un villain buffo e impacciato, ma si dimostra subito una sadica stratega. I suoi incantesimi sono trappole mortali, volte a uccidere la povera Viola nei modi più impensati. La strega senza gambe desidera tormentare la sua ospite non solo nel corpo, ma anche – e soprattutto – nella mente. Non a caso, The Witch’s House è stato definito dal sito Leviathyn un gioco estremamente crudele. Toc, toc, tic toc. Gli orologi suonano per qualche istante. Poi, silenzio. E lo stesso vale per le risate improvvise, gli specchi che vanno in frantumi. Sono tutti piccoli rumori che ci tengono sulle spine e ricordano alla giovane Viola che, purtroppo è sola in quella casa enorme. Il buio continuo, questo silenzio dilatato, i nemici improvvisi. Dopo crudele, The Witch’s House è stato additato persino come causa di uno stato momentaneo di ansia e paranoia – almeno per i soggetti più sensibili.
La strega Ellen
Come ogni RPG horror che si rispetti, non potevano mancare personaggi ben caratterizzati. La casa è disseminata di stanze segrete, nelle quali sarà possibile trovare pagine del diario della strega.
Ellen ci apparirà via via sempre più (in)umana. La tormenta un dolore tutto mortale, frutto di un passato che si sgretola fra problematiche familiari e malattia. Il diario ci spiegherà inoltre come il suo destino si sia incrociato a quello della povera Viola. Fino a portare alla luce il rapporto che lega questa giovane ragazza a una strega ultracentenaria.
La Critica su The Witch’s House
Il successo di The Witch’s House, all’epoca del suo rilascio nel 2012, ha ben pochi rivali. Molte personalità del mondo videoludico reputarono il titolo uno dei giochi più spaventosi in 2D. Altri misero in evidenza l’originale riuso di elementi horror spesso smerciati. E altri ancora sottolinearono i momenti di puro terrore causati dal gioco, anche se sviluppato su RPG Maker VX.
Persino un romanzo è stato tratto dal gioco, disponibile in giapponese e inglese. Questo dimostra la portata planetaria di The Witch’s House e come le due protagoniste abbiano segnato giocatori di ogni nazionalità. Ma dopotutto, The Witch’s House mischia, senza storture, il mondo favolistico occidentale e la suspense terribile, quasi soffusa, tipica dei moduli narrativi nipponici.
Preparatevi a correre e a morire!
Veniamo ora la gameplay. The Witch’s House si svolge per enigmi davvero molto particolari e poco scontati. Il gioco è costellato da un numero non indifferente di jumpscare. Ma vi conviene non restare lì a bocca aperta. Correre. Ecco una delle parole d’ordine per sopravvivere nella casa della strega. Di punto in bianco, vi troverete a scappare da insetti giganti, teste mozzate, giocattoli poco raccomandabili.
Una cosa è certa. Correre non sempre ci salverà. Preparatevi quindi a morire spesso. Un dato che farà storcere il naso a molti, ma che si trasformerà in una vera caccia al decesso. Mangiati dal pianoforte, trafitti da una lancia, decapitati in vario modo. Le modalità di lasciare la casa della strega, almeno sotto questo punto di vista, sono davvero tante.
Anche in questo caso, un occhio di riguardo per la colonna sonora. La musica fa da padrona in questo gioco che ha il suo punto di forza nelle atmosfere oscure che danno ossa e polpa alla casa.
The Witch’s House rimarrà a lungo un caposaldo del genere. Giocabile, non troppo difficile, non troppo guidato. Consta di 3 diversi finali – in base alle scelte fatte nel durante della storia. Ma il suo vero punto di forza, riconosciuto da tutti, detrattori e no, resta il colpo di scena finale. Anche solo per questo motivo, The Witch’s House è un gioco che non si dimentica facilmente.
* Il gioco è un titolo free, quindi totalmente gratuito. Di seguito, i migliori siti dove scaricarlo.
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