L’isola di Poveglia è forse uno dei luoghi misteriosi più famosi d’Italia, insieme al manicomio di Aguscello.
Oggi è famosa perché ritenuta abitata dai fantasmi di tutte le persone che, nel corso della storia, sono state mandate sull’isola a morire.
Tutti sanno del manicomio presente a Poveglia, chiuso nel 1946 ma i cui resti sono ancora visibili sull’isola. Ma che ne era di questa misteriosa isola prima del 1922, anno di apertura della struttura?
I fantasmi presenti sono solo quelli delle vittime del manicomio, o ci sono molte più anime che non si danno pace?
Poveglia e la Morte Nera
Prima di essere abitata dai fantasmi, Poveglia era abitata dalle persone. Nell’anno 864, ad esempio, era abitata da circa 200 famiglie. Erano le famiglie dei servitori più fedeli del Doge Tradonico, ucciso proprio nell’anno 864.
Il Doge successivo permise a queste famiglie di abitare nell’Isola di Poveglia, situata a sud della costa di Venezia. Nel 1300 venne abbandonata in quanto posto militare strategico e da allora è rimasta pressoché disabitata.
È nel 1700 che comincia ad avere di nuovo una funzione sociale. In quel periodo l’Europa è colpita dalla peste, chiamata anche “La Morte Nera” e l’Isola di Poveglia diventa un lazzaretto in cui i cadaveri dei morti di peste vengono bruciati e sepolti in fosse comuni.
In seguito, però, sull’isola vengono mandati anche i malati, in una quarantena che finiva molto spesso nella morte degli individui.
Poveglia e il manicomio
Nel 1922 viene aperta una struttura sull’isola, formalmente una casa di riposo per anziani. Tuttavia oggi lo si conosce come manicomio perché probabilmente era questa la sua vera funzione, una struttura per ospitare i pazienti malati di mente.
Questo risulta chiaro anche dalle scritte leggibili ancora oggi sui ruderi della struttura, una delle quali recita proprio “reparto psichiatria”.
Purtroppo sappiamo bene che negli anni ’20 i malati di mente venivano bistrattati e sottoposti a cure che oggi definiremmo torture, come i bagni di acqua gelata, l’elettroshock o la lobotomia.
Ed è proprio nel periodo di apertura del manicomio e dopo la sua chiusura che sull’isola si verifica un picco di avvistamenti strani.
Molti sostengono che siano tutte le anime delle persone morte fra atroci dolori e dimenticate da tutti, le responsabili degli strani fenomeni e degli avvistamenti.
Poveglia oggi
Attualmente Poveglia è, tecnicamente, chiusa ai turisti e disabitata. Tuttavia molte persone vi si sono recate per esplorare quest’isola piena di mistero e fascino macabro.
Se qualche coraggioso volesse andarci di persona, richiedendo un apposito permesso al comune di Venezia, tenga presente che la struttura è pericolante e forse il vero pericolo, più che i fantasmi, possa essere la struttura stessa.
Nel tempo non sono mancati coraggiosi che si sono avventurati sull’isola in cerca di un brivido. Per alcuni, forse, il brivido è stato di troppo come nel caso dei turisti americani che dopo essere arrivati sull’isola si sono spaventati a morte e hanno chiesto aiuto per ritornare sulla terraferma.