Bambole maledette, pupazzi, marionette. Buona parte della produzione orrifica, cinematografica e letteraria, ha preso spunto da questi giocattoli per dare vita a storie di puro terrore. Le bambole assassine hanno infestato anche la musica? Ecco sette canzoni che vedono protagoniste le più terribili signorine artificiali.
1) Jonathan Coulton: Creepy Doll
La bambola maledetta Annabelle, vi dice niente? Ebbene, questa canzone segue il percorso narrativo della sua storia e di altre simili: un acquisto fortuito, strani passi nella notte, occhi di smalto che vi fissano.
C’è una bambola raccapricciante
che sempre ti segue
Pronta a inghiottirti
Il racconto di Jonathan Coulton è godibile, riesce a farsi seguire anche senza traduzione. L’originalità si trova quasi tutta nel sound, che mischia il motivetto da carillon a picchi in puro stile rock. Se vi piacciono i Rolling Stones e le bambole maledette, questa canzone fa al caso vostro. E non dimenticatevi che quando vi preparate uno spuntino anche la bambola, lassù nella sua scatola, ne vuole uno.
TRADUZIONE: QUI
2) Abney Park – La bambola del Signor Drosselmeyer
Sicuramente, qualcuno di voi conoscerà la storia dello Schiaccianoci e il Re dei Topi, fortunato racconto di E.T.A. Hoffmann e ancora più famigerato balletto di Tchaikovsky. Il gruppo portavoce dello steampunk, poteva farsi scappare l’occasione di un pezzo sul bizzarro zio Drosselmeyer?
Signori, questo angelo caduto è figlia dell’ arte e della scienza
Il pezzo miscela, in realtà, due opere di Hoffmann: lo Schiaccianoci, come si è detto, e L’uomo della Sabbia, dove la controparte di Drosselmeyer, il dottor Coppelius, dona vita a una bambola meccanica, non sempre dalle buone intenzioni. Nel brano, assistiamo alla creazione della bambola, presentata come figlia di Eva e Lilith, fatta di fibre e carne e sangue, ma sempre incorruttibile. La bambola danza e invaghisce gli spettatori, accompagnata da una cadenza sensuale e pregna di cupo erotismo.
TESTO COMPLETO: QUI
3) Miku Hatsune – Noalgoble, la bambola dell’espiazione
Dopo il caso Wysteria, tornano i Vocaloid. Questa volta si tratta della famosa Miku Hatsune, che nelle mani di Madoka Kurosawa, in perfetto stile electro-baroque, presta la voce a Noalgoble, una bambola assassina.
UNA LUNA NUOVA, NERA
UNA FOLLE BESTIA
LAMENTI, MALEDIZIONI, PIANTI
INDOSSA UNA CROCE
PER REDIMERTI DAI TUOI SBAGLI
Chi è Noalgoble? Un simpatico pupazzetto dalle sembianze di un coniglio nero che viene convinto da una strega a uccidere la sua padroncina per acquistarne le sembianze. Dopo aver assassinato la ragazza, la bambola Noalgoble cade però nella disperazione e si mette in cerca di una nuova vittima da immolare alla strega per far sì che la sua padrona torni in vita, schiudendo un circolo di morte e distruzione.
Per la traduzione, grazie a Bara no Kagami.
4) The Birthday Massacre – Blue
Dando un’occhiata al video ufficiale di Blue, non possiamo che entrare in comunione con la protagonista, tenuta prigioniera da bambole maledette e… mascherate.
Metal, gothic o pop che siano, anche usando le bambole maledette come catalizzatore di angosciosi sentimenti, The Bithday Massacre mettono in scena un vero e proprio set soffocante. Abbiamo un’eroina intrappolata in una casa desueta, bambole a pezzi e bambole che camminano per catturarla e vendicarsi. La ragazza ha infatti distrutto, amputato, spezzato la pila di giocattoli e boccoli che la circondava.
4) Mad Father – Old Doll
Saltiamo ora nei videogiochi. Mad Father, gioco in 2D sviluppato da Sen, narra le disavventure della piccola Aya Drevis alle prese con le terribili conseguenze degli esperimenti di suo padre. Cosa c’entrano le bambole maledette con uno scienziato pazzo?
MIO PADRE MI AMAVA, MI TENEVA AL SICURO, Bellissima
VORREI DANZARE UN’ULTIMA VOLTA
MA QUESTE GAMBE FREDDE
NON SI MUOVONO PIÙ
Il vero obiettivo del padre-scienziato è quello di preservare la bellezza della figlia. E con preservare, il signor Drevis intende per l’eternità. Quale modo migliore, se non trasformare la piccola Aya in una bambola? Un giocattolo perfetto, nato dall’unione dei pezzi più belli – braccia, gambe, occhi, bocca – delle persone un tempo uccise per riuscire nel folle intento.
6) Nox Arcana – Living Dolls
Cambiamo di nuovo genere e spostiamoci verso il dark ambient. Per chi bazzica alla ricerca di atmosfere orrifiche, i Nox Arcana sono un punto di riferimento ineludibile. Specializzati nella creazione di colonne sonore di matrice spaventosa, li si può definire i Two Steps From Hell del genere horror. In Living Dolls danno il meglio di loro stessi.
Preparatevi a qualche colpo al cuore. Si parte con il consueto carillon per poi arrivare a un crescendo di risatine, sempre più veloci.
7) Miku Hatsune – Lacrime da occhi artificiali (**ATTENZIONE: contenuti molto inquietanti)
Chiudiamo in bellezza con una canzone che necessita subito di qualche avvertimento. Il tema deve essere molto caro ai nostri lontani vicini nipponici: torna la bambola maledetta che uccide per prendere vita. Ma a differenza degli altri pezzi, questo presenta alcune stranezze: musica e testo rovesciati di improvviso e un’inquietante voce in sottofondo.
tagliai i loro occhi, strappai le loro bocche, tagliai le loro orecchie (…)
Il tappetto rosso diventò ancora più rosso (…)
I cuori di quegli umani erano sparsi ancora pulsanti, ormai la follia era fiorita.
Molto bene. La bambola ha massacrato – nel vero senso della parola – la famiglia che la ospitava, rubandone gli organi vitali e, a quanto si può dedurre dalla canzone, inserendoli in se stessa. Il pezzo si apre in perfetto stile barocco, con tanto di clavicembalo e arpeggi. A un certo punto, tutto si distorce in un mix di elettrico, classico e parlato – una voce dolce e artificiale, per questo ancora più terrificante. Ma attenzione al minuto 2:45.
In quella frazione, ascoltiamo un lungo monologo, dove l’omicidio viene spiegato nel dettaglio. Pochi secondi dopo, il motivetto è lo stesso, ma al contrario, sempre più rapido. E poi, silenzio. Aguzziamo le orecchie. Sentiamo un parlucchiare che non si capisce sia in inglese, in giapponese, in qualche altra lingua. La voce di un uomo. Sempre più forte, più graffiante. Alla fine, un urlo devastato, squarciato, diabolico – il sussurro del diavolo, dice il testo. E la sola immagine del video, la bambola maledetta, comincia ad andare su e giù, scattante al punto che è difficile bloccarla e vedere cosa si cela sullo sfondo rosso di improvviso.
*** AVVERTENZE:
Come in Secrets of Wysteria, anche in questo caso sconsiglio la visione ai più sensibili. La parte gridata è davvero lunga e occupa la canzone dalla quasi metà fino alla fine. La musica è una sovrapposizione di partiture e voce, spesso molto confusi e che, insieme alle FLASH IMAGES, possono causare nausee e capogiri. Lo sbalzo musicale, dalla parte lenta a quella “forte”, non è segnalato. Ergo, non nego almeno un saltello dalla sedia. Per questo motivo, ai più coraggiosi consiglio di non alzare troppo il volume delle casse/cuffie.
Buon ascolto! Grazie per la traduzione a: Sakura Sub Ita Vocaloid
Al contrario di Secrets of Wysteria, non ho molto da dire riguardo al testo. Il gore è presente e senza censure. Ma siamo pur sempre in un maniero ottocentesco con una bambola che stringe un patto col diavolo e miete vittime con un semplice paio di forbici. Certo, qualcuno potrà esserne infastidito, ma si tratta di pura finzione. E non nego che, fra le 7 canzoni sulle bambole maledette, quest’ultima è a mio parere la migliore.