Il Ma Nene è una festa indonesiana celebrata dal popolo Toraja ogni agosto, in cui le mummie dei parenti vengono riesumate, lavate e vestite con nuovi abiti.
Per i Toraja il funerale è la cerimonia più importante, tanto che la ricchezza di un uomo si misura dalla sfarzosità dei funerali che celebra.
Questo popolo risparmia tutta la vita per poter celebrare dei funerali come si deve e non è raro che qualche giovane posponga il matrimonio se qualche parente è prossimo alla morte.
I Toraja, una volta animisti, sono oggi sia cristiani che musulmani che animisti ma nonostante il loro credo partecipano tutti a questi rituali funebri.
Celebrazione del funerale
Il funerale è una celebrazione e il defunto non viene sepolto se prima non si ha il denaro sufficiente a celebrarne il funerale come si deve.
Fino a quel giorno il defunto viene imbalsamato e lasciato a vivere insieme alla famiglia e non viene considerato morto, ma ci si riferisce a lui come “il malato” o “colui che dorme”.
Una volta recuperati i soldi necessari si dà il via ai festeggiamenti: tutto il villaggio si riunisce e sacrifica dei bufali e dei maiali in onore del defunto e poi la carne viene distribuita ai presenti in ordine di importanza.
Le corna degli animali vengono poste davanti alla casa dei parenti e le case con più corna sono quelle dei più benestanti.
I festeggiamenti durano almeno 11 giorni, passati i quali i defunti vengono messi in bare decorate da forme geometriche e messi a riposare nella parete di una montagna,
in cui vengono messe anche delle statue di legno che rappresentano il defunto.
Se a morire è un bambino che ancora non ha messo i denti, il suo cadavere viene avvolto in foglie di palma e legato al tronco di un albero malato, protetto da altre foglie di palma. Se l’albero guarisce allora lo spirito del bambino vive ora in esso.
Il rituale del Ma’Nene
Ogni anno, in agosto, si celebra poi il Ma’Nene, festa in cui tutti gli abitanti del villaggio si reca alle tombe dei propri cari e li riesumano.
Vengono fatti camminare secondo specifici tragitti al vilaggio dove vengono lavati, pettinati e vestiti con nuovi abiti.
Se la bara è rovinata si procede a restaurarla. Questa pratica viene tramandata di generazione in generazione da almeno 700 anni ma si pensa che questa pratica risalga persino a tempi preistorici.
Questa tradizione ha resistito a varie invasioni da parte di altri popoli ma stava cominciando a svanire con l’avvento del progresso.
Fortunatamente però, proprio questa tradizione richiama nel villaggio dei Toraja migliaia di turisti l’anno (il villaggio è la seconda meta turistica in Indonesia dopo Bali) i quali portano soldi e sono quindi una fonte di sostentamento per questo popolo che può continuare a praticare questo antico rituale.