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Gypsy Rose e Dee Dee Blanchard

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Gypsy Rose, una bambina gravemente malata e Dee Dee, una mamma iperprotettiva che vuole il meglio per la sua bambina. Quale fatto di sangue nasconde questa apparente storia di amore materno?

Gypsy Rose e Dee Dee Blanchard

Anno 1991. Nasce la piccola Gypsy Rose Blanchard e sua madre è al settimo cielo. Ben presto però, il lieto evento si trasforma in tragedia, quando scopre che Gypsy Rose è gravemente malata.

Da neonata soffre di apnee notturne e per questo dovrà essere costantemente monitorata. Quando la piccola compie 8 anni un’altra diagnosi lascia tutti interdetti: distrofia muscolare e leucemia, due brutte bestie per una bambina piccola. Sua madre però, Clauddine detta “Dee Dee”, non si perde d’animo. Cerca di dare il meglio alla sua piccola nonostante il marito l’abbia abbandonata prima del parto.

Gypsy Rose non può camminare, ha bisogno di una sedia a rotelle e di un tubo per essere alimentata artificialmente. Da sola non ce la fa. Per fortuna Dee Dee è circondata da persone solidali, che la aiutano sempre e organizzano raccolte fondi per poter pagare i trattamenti per la figlia che, negli Stati Uniti, non vengono coperti dallo stato.

Viene sottoposta a diverse operazioni, di notte dorme con un respiratore artificiale e le vengono tolte le ghiandole salivari. Assume un sacco di farmaci ed è forse a causa di tutte queste sostanze che i suoi denti iniziano a marcire, perciò gli vengono tutti estratti.

Magra, emaciata, senza denti e senza capelli, con dei grandi occhiali da vista, Gypsy Rose ha una voglia di vivere pazzesca. È allegra e socievole e la comunità la aiuta sempre con i suoi trattamenti o regalandole viaggi a Disneyland per rendere i suoi ultimi anni di vita i migliori possibile.

L’ombra del sospetto

Nel 2005 Dee Dee afferma di essere vittima dell’uragano Katrina, così madre e figlia vengono aiutate ancora una volta dalla comunità, che si prodiga per fare ottenere loro un trasferimento nello stato del Missouri. L’organizzazione non-profit “Habitat for Humanity” dona a madre e figlia una stupenda casa completamente attrezzata per le necessità di Gypsy Rose.

In Missouri i dottori, avendo dubbi sulle reali condizioni di salute di Gypsy Rose, chiedono a Dee Dee i precedenti referti medici, che però, purtroppo, sono “convenientemente” andati persi a causa dell’uragano.

Gypsy Rose inizia a cresce e a diventare adolescente. La ragazzina non si sente così male come dovrebbe e per la madre diventa sempre più difficile gestirla. Dee Dee mente sull’età della figlia e falsifica persino il suo atto di nascita per farla apparire più piccola. Inoltre, insiste nel dire che l’età mentale della figlia non passa i 4 anni.

Dee Dee è molto protettiva nei confronti di Gypsy Rose, forse troppo. Col passare degli anni la ragazza inizia a voler interagire con i suoi coetanei, ma la madre glielo proibisce. Hanno un account Facebook in comune, in cui la madre posta costantemente tutti i trattamenti, i viaggi e le operazioni della figlia, ma a Gypsy Rose inizia a stare stretto e ne crea uno personale, con il nome fittizio di “Emma Rose”.

La ragazza ama le convention di fantascienza, a cui partecipa a partire dal 2011 in cosplay dei suoi personaggi preferiti. Prima di una di queste convention conosce un ragazzo online grazie al suo account segreto e si danno appuntamento all’evento. L’idea di Gypsy Rose è quella di scappare con lui, ma Dee Dee li scopre in una stanza d’hotel e mente al ragazzo, dicendogli che la figlia è minorenne, quando invece ha già 19 anni. Una volta tornate a casa, secondo il racconto che Gypsy Rose farà in seguito, Dee Dee rinchiude la figlia in camera e la lega al letto, picchiandola e negandole cibo.

Gypsy Rose però non si perde d’animo e appena può si mette di nuovo online, dove si iscrive ad un sito per incontri cristiano. Lì conosce Nicholas Godejohn un ragazzo con precedenti per esibizionismo e con problemi mentali. I due restano in contatto per un paio d’anni, chattando quando Dee Dee dorme, e si innamorano. Gypsy Rose confessa al ragazzo che la madre la tiene prigioniera e progettano di scappare insieme.

L’omicidio di Dee Dee

La notte del 14 giugno 2015, dunque, Godejohn va a casa della giovane mentre Dee Dee sta dormendo. Gypsy Rose lo fa entrare e gli dà dei guanti e un coltello. Godejohn accoltella Dee Dee nel sonno diverse volte fino ad ucciderla, mentre Gypsy Rose aspetta in bagno, con le orecchie tappate. Dopo l’omicidio, i due vanno fanno sesso, prendono 4.000 dollari e vanno a casa di lui, dove saranno poi arrestati dalla polizia.

Il cadavere di Dee Dee viene scoperto dopo che un post appare sull’account di Facebook che madre e figlia condividevano: “La troia è morta”. È la stessa Gypsy Rose a scriverlo, perché vuole che il corpo della madre venga scoperto.

Sindrome di Munchausen per procura

Come si è arrivati a questa situazione? Gypsy Rose era davvero malata?

No, la bambina non ha mai sofferto di nessuna delle malattie che la madre gli affibbiava. Al contrario, Dee Dee soffre della Sindrome di Mucnhausen per procura, che porta un tutore, di solito la madre, a fingere che il proprio figlio o il proprio assistito abbia delle malattie. Il tutto per guadagnarsi la simpatia e la solidarietà delle persone.

Gypsy Rose, dunque, non aveva mai sofferto di apnee notturne, era capace di camminare e di alimentarsi da sola, non aveva alcun problema alle ghiandole salivari, né infezioni. Insomma, era sana come un pesce. Anche le sue capacità intellettuali erano normali, nonostante la madre non l’avesse mai mandata a scuola a causa delle sue “malattie”.

Ma com’è possibile che sia stata sottoposta a tutti questi trattamenti, se non era davvero malata?

Molto semplice. Dee Dee portava la figlia da un medico dicendo che soffriva di un determinato disturbo e chiedendo esami specifici. Se il dottore non autorizzava gli esami, Dee Dee cambiava dottore, fino a trovarne uno bendisposto. Questa è una pratica molto comune da chi è affetto dalla sindrome di Munchausen per procura.

A volte, somministrava alla figlia delle sostanze per simulare dei sintomi, affinché le malattie fossero più credibili.

Quando i parenti di Dee Dee avevano iniziato a sospettare qualcosa, vedendo che la bambina sembrava in salute, la donna si era trasferita per continuare la sua farsa lontano da occhi indiscreti.

Purtroppo per lei, questa sua malattia l’ha portata ad abusare di sua figlia, che, alla fine, non ha retto più i suoi abusi e ha preso in mano la sua vita, decidendo di vivere anche a costo di uccidere la propria madre.

Arresto e condanne

Nonostante si tratti di un crimine atroce, i giurati hanno avuto pietà di Gypsy Rose per tutti gli abusi che la madre l’aveva costretta a subire. È stata quindi condannata a 10 anni di prigione, mentre Godejohn all’ergastolo come autore materiale dell’omicidio.

La famiglia di Dee Dee non è dispiaciuta che la donna sia morta, essendo stati loro i primi ad avere dubbi sulle condizioni di salute di Gypsy Rose. Secondo loro, Dee Dee si è meritata la fine che ha fatto.

Da aprile 2019 Gypsy Rose è fidanzata con Ken, che le scriveve lettere in carcere e che poi si è innamorato di lei.

1 commento

  1. Lei 10 anni che ha premeditato il delitto, adescato e fatto compiere l’assassino mentre ergastolo al demente che c’è cascato. Neanche omicidio di primo grado le hanno dato. A lui che è solo un minorato mentale da lei manipolato ergastolo. Bella giustizia.

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