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La vera storia di Freddy Krueger

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Freddy Krueger è stato uno dei cattivi del cinema più amato dal pubblico e di gran lunga il mio preferito. Protagonista della saga “Nightmare”, si tratta di un assassino di bambini che, sfuggito alla legge, viene ucciso dai genitori delle sue vittime, che lo bruciano vivo. Freddy Krueger fa però una promessa prima di morire, quella di colpire i bambini dove i loro genitori non avrebbero potuto proteggerli.

Ed è così che Freddy si manifesta nei sogni, anzi, negli incubi di ragazzini e adolescenti, che uccide proprio nel sonno (“nightmare” in inglese significa appunto “incubo”).

La vera storia di Freddy Krueger

La biografia del killer che ci viene raccontata nei film è abbastanza dettagliata e parte dal concepimento violento di Freddy, passa per la sua infanzia tormentata fino all’età adulta, agli omicidi e alla morte. Nella vita di Freddy troviamo molti elementi comuni a diversi serial killer e la domanda, quindi, sorge spontanea: Freddy Krueger è realmente esistito?

Nonostante su internet giri la foto di una tomba che reca l’iscrizione “Freddy Krueger 1838-1910” e che farebbe dunque pensare che il regista Wes Craven abbia preso spunto da un serial killer davvero esistito, la verità è un’altra.

Wes Craven ha sì preso ispirazione da un fatto di cronaca, ma non da un assassino reale.

Morti inspiegabili nel sonno

I film della saga di “Nightmare” hanno saputo affascinare il pubblico, fino a diventare dei film cult, immancabili durante il periodo di Halloween e nella videoteca degli appassionati del genere. Il protagonista della serie e l’originalità della storia hanno suscitato la curiosità di molti e, durante un’intervista, è stato chiesto a Wes Craven da dove fosse nata l’idea per il suo “cattivo”.

Il regista risponde:

Avevo letto un articolo sul L.A. Times su una famiglia che era fuggita dai campi di sterminio in Cambogia e che era riuscita ad arrivare negli Stati Uniti. Le cose andavano bene, ma poi, improvvisamente, il figlio aveva cominciato ad avere incubi molto inquietanti. Diceva ai suoi genitori che aveva paura che, se si fosse addormentato, la cosa che lo inseguiva lo avrebbe preso. Così ha cercato di rimanere sveglio diversi giorni di fila. Quando finalmente si addormentò, i suoi genitori pensarono che la crisi fosse finita. Poi sentirono urla nel bel mezzo della notte. Quando arrivarono in camera del figlio, era già morto. Morì nel bel mezzo di un incubo. C’era quindi un giovane che vedeva un orrore che tutti gli adulti negavano. Quella divenne la linea centrale di Nightmare in Elm Street.

Per quanto riguarda il look di Freddy, invece, Craven si è ispirato a un vagabondo che lo aveva terrorizzato quando aveva 11 anni. Si trovava nella sua stanza e questo è il suo racconto:

Quando ho guardato dalla finestra c’era un uomo molto simile a Freddy che camminava sul marciapiede. Doveva aver percepito che qualcuno lo stava guardando e si è fermato e mi ha guardato dritto in faccia. Mi ha spaventato a morte, così mi sono nascosto. Aspettavo e aspettavo di sentirlo andar via. Alla fine ho pensato che doveva essere andato, così sono tornato alla finestra. Il tipo non solo mi guardava ancora, ma spingeva la testa in avanti come per dire: “Sì, ti sto ancora guardando”. L’uomo si era diretto allora verso l’ingresso della casa. Ho attraversato l’appartamento fino alla nostra porta d’ingresso mentre stava entrando nel nostro edificio al piano inferiore. L’ho sentito salire le scale. Mio fratello, che ha dieci anni in più di me, ha preso una mazza da baseball ed è uscito nel corridoio, ma se n’è andato.

Freddy Krueger, quindi, non è basato su un assassino realmente esistito, ma non per questo smette di esercitare su di noi quella paura, quell’inquietudine e anche quel fascino che, spesso, il maligno ha sull’essere umano.

Sei un fan di Freddy? Non perderti questo articolo sulle 7 cose che non sai sul film “Nightmare”.

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