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Joe Ball il macellaio di Elmendorf

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Joe Ball nacque nel 1896 e venne accusato di due omicidi, anche se si sospetta che in realtà sia stato colpevole dell’omicidio di ben 20 donne.

Venne soprannominato “Il macellaio di Elmendorf” e “L’uomo dei coccodrilli” perchè dava i corpi delle sue vittime in pasto ai coccodrilli che teneva fuori dalla sua taverna.

Cenni biografici di Joe Ball

Joe fu un soldato durante la Prima Guerra Mondiale, in Europa, e al suo ritorno negli Stati Uniti, a causa del proibizionismo, si diede al contrabbando di alcol. Dopo la fine del proibizionismo aprì una taverna ad Elmendorf, in Texas chiamata Sociable Inn.

Nonostante Joe non fosse molto simpatico ai residenti, la sua taverna era sempre piena grazie a una strana attrazione.

L’uomo aveva infatti costruito un fossato di cemento dove teneva cinque alligatori. Joe faceva pagare un biglietto ai clienti per vedere gli alligatori mentre venivano nutriti, di solito con cani e gatti vivi.

Joe non era ben voluto dai vicini: una volta ne aveva minacciato uno con una pistola perchè aveva osato lamentarsi della puzza che proveniva dal fossato dei coccodrilli, mentre un altro vicino dovette trasferirsi a causa delle sue minacce. 

Le sparizioni e gli omicidi

Joe Ball e una delle mogliLe cameriere che lavoravano al Sociable Inn cambiavano spesso, così come le molte mogli di Joe.

Nel 1937 i genitori di Minnie Gotthardt, una ragazza di ventidue anni che lavorava come cameriera alla taverna di Joe, si recarono dalla polizia perché da giorni non riuscivano a mettersi in contatto con la figlia.

Joe venne interrogato, ma disse che la ragazza aveva trovato un altro lavoro e se n’era andata. Non essendoci prove a suo carico, venne rilasciato.

Pochi mesi dopo un’altra famiglia si recò dalla polizia denunciando la sparizione della figlia, Julia Turner. Anche Julia lavorava come cameriera presso la taverna di Joe.

Di nuovo la polizia interrogò l’uomo che disse che Julia aveva avuto dei problemi e voleva lasciare la zona. Quando i poliziotti perquisirono la camera dove alloggiava la ragazza però, trovarono ancora tutti i suoi vestiti.

Joe, interrogato a tal proposito, disse che Julia se n’era andata in tutta fretta dopo un litigio con un’amica. Lui, vedendola disperata, le aveva dato 500$ dollari per il viaggio e non l’aveva più vista.

Le ricerche e le indagini

Nei mesi successivi altre due cameriere sparirono e la polizia passò il caso ai Ranger Texani che iniziarono un’indagine. Una delle ragazze scomparse era Hazel Brown che due giorni prima aveva aperto un conto corrente ma era sparita senza prelevare un centesimo.

I Ranger cercarono tutte le cameriere che in passato avevano lavorato per Joe, trovandone alcune ma scoprendo che ben 12 di loro risultavano scomparse.

Dopo un’altra indagine scoprirono che nemmeno la seconda e terza moglie di Joe erano state più viste da nessuno dopo che, secondo Joe, l’avevano lasciato.

L’uomo sapeva ormai di avere i giorni contati e quando, il 24 settembre del 1938, la polizia si presentò alla sua taverna per un altro interrogatorio, venne trovato morto. Si era sparato un colpo dritto al cuore. 

Complici

Un tuttofare della taverna, Clifford Wheeler, confessò di avere aiutato Joe a liberarsi dei corpi di due donne che aveva ucciso e accompagnò i poliziotti nel luogo dove si trovavano i resti di Hazel Brown e Minnie Gotthardt.

Clifford disse alla polizia che Joe aveva ucciso almeno 20 altre donne, ma i loro resti erano stati dati in pasto agli alligatori. 

La vicenda ha ispirato il film “Quel motel vicino alla palude”, del 1976, terzo film del regista Tobe Hooper famoso per avere girato “Non aprite quella porta” tre anni prima.

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