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Nannie Doss la vedova allegra

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Nannie Doss è stata un’assassina seriale americana che avvelenò la madre, due sorelle, due figli, quattro mariti, la suocera e un nipote. Venne però processata solo per la morte di uno dei suoi cinque mariti.

La vita di Nannie Doss

Nannie Doss nacque nel 1905 col nome di Nancy Hazle. Aveva un fratello e tre sorelle e la sua infanzia non fu molto felice. Non frequentò la scuola in modo continuo perché il padre, molto severo, voleva che i suoi figli lavorassero nella fattoria di famiglia e per questo non imparò mai bene a leggere.

All’età di sette anni stava viaggiando in treno con la famiglia per andare a visitare alcuni parenti e, a causa di una frenata improvvisa, batté la testa sulla sbarra di ferro presente sul sedile di fronte a lei.

Nel corso degli anni successivi cominciò a soffrire di emicranie e depressione che lei imputò a quell’incidente. 

Da adolescente suo padre vietò a lei e alle sorelle di truccarsi, mettersi vestiti carini e partecipare a balli o feste.

Il suo passatempo preferito diventò così quello di leggere le riviste romantiche della madre, in particolare gli annunci dei cuori solitari, fantasticando sulla storia d’amore perfetta.

Si sposò per la prima volta a 16 anni ed ebbe quattro figli. Durante il matrimonio visse con la suocera, una donna che non le permetteva di fare niente e che dirigeva di fatto la sua vita e quella di suo marito.

Primo matrimonio e primi omicidi

Nel 1921, all’età di 16 anni, Nannie conobbe Charlie Braggs in una fabbrica tessile e dopo soli cinque mesi i due si sposarono.

Tra il 1923 e il 1927 ebbero quattro figli, ma la madre di Charlie era una donna autoritaria che controllava la vita del figlio e di Nannie dirigendo di fatto la vita in casa. A causa di questo Nannie cominciò a bere e il fumo, prima solo un vizio sporadico, era diventato un serio problema.

I due coniugi cominciarono ad essere infedeli a vicenda e di fatto Charlie a volte mancava da casa per giorni interi.

Il matrimonio stava peggiorando ogni giorno di più e la situazione precipitò dopo la morte di due dei quattro figli a causa di un avvelenamento “accidentale”.

Charlie però sospettava della moglie e decise di scappare, portando con sé la figlia più grande, Melvina, e lasciando la più piccola, Florine, con Nannie e sua madre che però morì misteriosamente poco tempo dopo. Rimasta sola con una figlia, Nannie cominciò a lavorare in un cotonificio.

Un anno dopo, nel 1928, Charlie ritorna a casa con la figlia ma porta con sé anche una donna divorziata e suo figlio. Charlie e Nannie divorziano e la donna torna a vivere con sua madre portando con sé le due figlie.

Charlie fu l’unico marito a sopravvivere. 

Secondo matrimonio

Dovendo lavorare, il suo passatempo tornò ad essere quello di leggere la rubrica dei cuori solitari, rispondendo anche a qualche annuncio. Uno di questi era stato pubblicato da Robert Harrelson, un ragazzo di 23 anni che lavorava come operaio nella città di Jacksonville.

Si scambiarono qualche lettera e Nannie decise di trasferirsi con lui, insieme alle due figlie. Si sposarono nel 1929 e nonostante Nannie scoprì in seguito che il marito era un alcolizzato con precedenti penali, il matrimonio durò ben 16 anni.

Nel 1943 Melvina, la figlia maggiore di Nannie, diede alla luce un figlio, Robert Lee Haynes. Due anni dopo stava per nascere un secondo figlio e Nannie si offrì di aiutare. Andò da Melvina e l’aiutò con il parto, avvenuto in casa, che durò un paio d’ore.

La sorella e il marito di Melvina stavano aspettando fuori la stanza da letto ma quando Nannie uscì disse loro che il bambino era morto.

Più tardi Melvina disse al marito che credeva di avere visto Nannie infilare uno spillone nella testa del suo bambino, ma poteva essere stata un’allucinazione causata dall’etere usato come anestetico.

Il marito però ricordò che quando Nannie era uscita dalla stanza per dargli la brutta notizia, aveva con sé uno spillone. I medici non rilevarono anomalie sul corpicino e non furono fatte ulteriori indagini.

In seguito a questo evento però Melvina e il marito si allontanarono sempre di più, fino a separarsi. La donna cominciò poi a frequentare un soldato, una relazione che Nannie non approvava affatto.

La morte del nipotino e del secondo marito

Nel 1945 Melvina decise di andare a trovare suo padre per qualche giorno, lasciando il piccolo Robert con la nonna. Il piccolo però morì asfissiato.

Venne archiviata come morte accidentale, nonostante Nannie avesse stipulato un’assicurazione sulla vita del nipote per 500 dollari, che incassò regolarmente.

Quando venne dichiarata la fine della guerra il marito di Nannie, Harrelson, andò a festeggiare, esagerando con l’alcool e tornando a casa ubriaco fradicio.

Ebbe una lite con Nannie e la violentò. Il giorno seguente Nannie si trovava in giardino quando vide una bottiglia di whiskey che il marito aveva nascosto.

Arrabbiata per la violenza subita aggiunse alla bottiglia del veleno per topi e la sera stessa Harrelson morì fra atroci dolori. 

Terzo matrimonio

Nannie al funerale di ArlieNannie incontrò Arlie Lanning e lo sposò tre giorni dopo averlo conosciuto tramite un annuncio sulla rubrica dei cuori solitari. Si rivelò uguale agli altri mariti, era infatti un ubriacone e un donnaiolo.

Nannie cominciò quindi ad assentarsi sempre più da casa, arrivando a mancare per mesi interi.

Quando era a casa però faceva la parte della moglie e casalinga perfetta e quando Arlie morì per quello che sembrava un attacco cardiaco, tutta la città diede sostegno alla povera vedova.

La casa in cui vivevano sarebbe dovuta passare in eredità alla sorella di Arlie, ma venne distrutta da un misterioso incendio. Nannie aveva però stipulato un’assicurazione sulla casa che incassò dopo l’incendio.

Dopo la misteriosa morte nel sonno di sua suocera, Nannie decise di lasciare lo stato, andando a vivere con sua sorella Dovie.

La donna era costretta a letto e dopo pochi giorni dall’arrivo di Nannie morì improvvisamente. 

Quarto matrimonio

Nannie conobbe il suo quarto marito, Richard L. Morton di 69 anni, che non aveva il vizio dell’alcol ma era comunque un donnaiolo.

La madre di Nannie andò a vivere con la coppia ma morì avvelenata nel gennaio del 1953. Tre mesi dopo anche Richard morì.

Quinto matrimonio

Nannie conobbe e sposò Samuel Doss nel giugno 1953, due mesi dopo la morte del suo quarto marito. A settembre venne ricoverato per dei sintomi influenzali poi rivelatisi un’infenzione all’apparato digerente.

Venne curato e dimesso dall’ospedale in ottima salute il 5 di ottobre. La stessa sera Nannie lo avvelenò per intascarsi le due polizze che aveva stipulato in caso di morte del marito.

Questa morte improvvisa insospettì il medico curante di Samuel che lo aveva dimesso il giorno stesso.

Venne ordinata un’autopsia dalla quale venne rilevata una quantità di arsenico che avrebbe ucciso 20 uomini.

Arresto e morte

Nannie Doss, 49, walks into the county attorney's office with investigator Ross Billingsley on Nov. 27, 1954. Copied from Oklahoman print archive Wednesday, Feb. 23, 2011. Photo by Doug Hoke, The Oklahoman

Venne portata alla stazione di polizia dove venne interrogata. All’inizio negò le accuse, dicendo di non avere mai avvelenato nessuno e di avere la coscienza pulita.

Dopo che i giornali pubblicarono la notizia che Nannie era accusata di avere avvelenato uno dei mariti, arrivarono molte telefonate alla polizia. Erano persone che avevano conosciuto Nannie e riportavano le morti sospette di altri mariti e membri della famiglia.

Nannie confessò allora di avere ucciso Samuel perchè la infastidiva. Non la lasciava avere una TV o una radio e una mattina aggiunse del veleno al suo caffé, esagerando con la dose. 

In seguito confessò di avere ucciso in totale quattro mariti, sua madre, sua sorella Dovie, il suo nipotino, e sua suocera.

Venne però processata solo per la morte di Samuel, si dichiarò colpevole e venne condannata all’ergastolo nel 1955. Morì di leucemia dieci anni dopo, nell’ospedale della prigione.

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