Brenda Spencer, a soli sedici anni, fu l’artefice di una sparatoria ricordata come il primo massacro scolastico statunitense dell’età moderna. La ragazza venne condannata all’ergastolo dopo aver ferito otto bambini della Cleveland Elementary School e averne ucciso preside e custode.
Un’infanzia complicata
La giovane Brenda era vittima di un’infanzia infelice. Con un padre alcolizzato e il soprannome di “Brenda la strana” impartito dai compagni di scuola, la commissione psichiatrica che la esaminò non dovette sorprendersi nello scoprire che la ragazza era profondamente depressa e con tendenze suicide.
Wallace Spencer era un uomo instabile e raramente sobrio, non fu in grado di prendersi cura della bambina più di quanto non fece con se stesso. Nonostante sua figlia avesse dimostrato un malsano interesse per le armi da fuoco e un carattere problematico, per Natale l’uomo le fece trovare un fucile Ruger calibro 22 sotto all’albero, al posto della radio che aveva chiesto.
Mi sembrò che volesse che mi suicidassi
Avrebbe dichiarato alle autorità, in merito al regalo del padre.
La sparatoria
Il 29 gennaio 1979 la ragazza decise di mettere a frutto il regalo paterno e si appostò con il fucile davanti a una delle finestre di casa sua. Dall’altra parte della strada, Burton Wragg e Michael Suchar (Preside e custode della scuola) aprivano insieme i cancelli della Cleveland Elementary School per accogliere gli alunni, quando Brenda iniziò a sparare.
Era come sparare alle papere nello stagno
Il preside e il custode morirono nella sparatoria tentando di proteggere i bambini dai colpi. Otto alunni vennero feriti insieme ad un ufficiale di polizia e, dopo l’uccisione dei due adulti, la ragazza si barricò in casa per sette ore prima di arrivare ad una negoziazione.
I don’t like Mondays
Non mi piacciono i lunedì
è la celebre dichiarazione rilasciata dalla Spencer che ispirò l’omonima canzone di Bob Geldof e diversi documentari.
A causa dell’atrocità del suo crimine, la sedicenne venne processata come un’adulta e condannata per duplice omicidio e lesioni con arma da fuoco ad una pena doppia per un minimo di 25 anni.
Le dichiarazioni
Durante la prima udienza del 1993, Brenda Spencer dichiarò di essere stata, durante l’accaduto, sotto l’influsso di alcol e droghe e quindi di essere stata incapace di giudicare. Fra le dichiarazioni più shoccanti troviamo dei complotti a suo danno, orditi (secondo lei) dal suo avvocato e dalla polizia, e l’ammissione di violenze subite da suo padre, anch’esse incerte.
Brenda Spencer oggi
La Spencer è attualmente detenuta presso il carcere femminile di Chino, in California, dove aspetta il 2019 per poter nuovamente fare istanza e richiedere la libertà condizionale (già rifiutata quattro volte). Nell’udienza del 2001 la donna confermò di essere stata vittima di violenza e venne reso pubblico il suo uso di antidepressivi. Ad oggi si ritiene ispiratrice delle numerose sparatorie avvenute nelle scuole e Università americane.