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Eugenia Falleni / Eugene Falleni, il transessuale killer

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Eugenia Falleni cambiò il proprio nome in Eugene Falleni e condusse la vita come un uomo. Venne arrestata per l’omicidio della moglie dopo che questa aveva scoperto la sua vera identità.

Eugenia Falleni

Eugenia nacque vicino Livorno (secondo alcuni nacque invece a Firenze) ed era la più grande di 22 fratelli. Nel 1877, quando aveva due anni, la sua famiglia emigrò a Wellington, Nuova Zelanda.

Suo padre, un uomo molto severo, trovò lavoro come guidatore di carri e come pescatore. Eugenia una volta adolescente cominciò a vestirsi da uomo e trovò lavoro in un mattonificio e in una scuderia.

Durante questi anni Eugenia, continuando a vestirsi da uomo, se ne andò di casa per fare il mozzo su una nave e assumendo il nome di Eugene, la forma maschile inglese di Eugenia.

La sua famiglia non compì molti sforzi per cercare la figlia perchè era sempre stata una ragazza ribelle e non approvavano il suo comportamento.

Il matrimonio in Australia

Eugenia FalleniDopo alcuni anni in mare, nel 1898, il capitano della nave presso cui lavorava come mozzo scoprì che era una donna.

Fu proprio lei a rivelarlo mentre era ubriaca: stava parlando della sua infanzia al capitano e disse che sua nonna la chiamava spesso “piccolina”. Accortasi dell’errore cercò di porvi rimedio ma il capitano, insospettito andò in fondo alla questione.

Dopo aver scoperto che Eugene era in realtà una donna la stuprò ripetutamente e poi la licenziò, lasciandola al porto successivo, in Australia, perchè avere delle donne a bordo di una nave era sinonimo di sventura.

Rimasta incinta dopo gli stupri, Eugenia diede alla luce una bambina, Josephine Crawford Falleni, che lasciò alle cure di una donna italiana, la signora De Angeles.

Riprese subito la sua identità maschile cambiando il suo nome in Harry Leo Crawford e visitando sua figlia solo sporadicamente. Josephine crebbe chiamando la signora De Angeles “nonna” e nella convinzione che suo padre fosse il capitano di una nave.

Dopo svariati lavori, nel 1912, Falleni cominciò a lavorare presso il Dottor G.R.C Clarke come guidatore di carri. Lì conobbe la sua governante, Annie Birkett, e se ne innamorò.

Annie era una vedova con un figlio tredicenne a carico, Harry, ed era lusingata dalle attenzioni di Falleni perchè le faceva la corte ignorando le altre donne. Annie lasciò presto il lavoro dal Dottor Clarke per aprire un piccolo negozio di dolciumi e Falleni la seguì, interessandosi al negozio.

Nel 1913 i due si sposarono e Falleni cominciò a lavorare in alcuni hotel e fabbriche con varie mansioni. Annie non sembrava essere a conoscenza del vero sesso di Falleni

Morte di Annie

Nel 1917 una vicina disse ad Annie che suo marito era in realtà una donna. Annie, che non
lo sospettava minimamente, chiese spiegazioni al marito che però negò tutto.

Sembra che la donna stesse valutando l’ipotesi di divorziare, mentre Falleni non voleva che la relazione finisse.

Il primo ottobre dello stesso anno, Annie propose al marito di andare a fare un picnic. Una volta giunti sul posto i due coniugi cominciarono a litigare e all’improvviso Annie scivolò e cadde, battendo la testa su una pietra.

Falleni fece di tutto per farla riprendere ma la donna morì. Non essendoci testimoni che potessero confermare la sua versione, Falleni entrò in panico pensando che se avesse raccontato l’accaduto alla polizia l’avrebbero arrestata e scoperto la sua vera identità.

Decise così di bruciare il corpo di Annie per renderlo irriconoscibile.

Il secondo matrimonio

Il corpo venne trovato qualche giorno dopo e l’autopsia rivelò che il corpo appariva carbonizzato, senza segni di violenza né di alcol presente in corpo e che la morte era sopraggiunta probabilmente a causa delle ustioni.

La morte venne classificata come suicidio perché nel luogo del ritrovamento era stata ritrovata una bottiglia di kerosene ed era stata vista una donna “comportarsi in modo strano”.

Il corpo non venne identificato e Falleni disse al figliastro Harry e ai vicini che Annie era scappata con un altro uomo. 

Nel 1919 Falleni conobbe Elizabeth King Allison, detta Lizzie, se ne innamorò e i due si sposarono nel settembre dello stesso anno.

Nel 1920 il figlio di Annie fece visita alla zia e le disse delle cose che la insospettirono e la fecero chiamare la polizia.

Harry disse alla polizia che un giorno sua madre sparì e Falleni lo portò nel luogo in cui venne poi ritrovato il corpo carbonizzato.

Una settimana più tardi lo portò, di notte, in un luogo ricoperto da sterpaglie e gli fece cavare una buca. Poi lo riportò a casa.

L’arresto e la morte

Eugene FalleniIn seguito a queste dichiarazioni Falleni venne arrestato il 5 luglio 1920 e chiese di essere messo nelle celle riservate alle donne.

Chiese anche che non venisse rivelato a sua moglie Lizzie che era in realtà una donna.

Durante la perquisizione della sua casa, la polizia trovò in una valigia chiusa a chiave un “articolo”, successivamente mostrato al processo. Era fatto di legno e gomma e aveva la forma di un fallo.

La moglie Lizzie disse che Falleni era un marito modello e che la loro vita matrimoniale era perfetta. Era però stata costretta a trasferirsi a causa della troppa attenzione che stava ricevendo la notizia.

Venne ordinata la riesumazione di Annie, ma la seconda autopsia non rilevò niente di nuovo. Il corpo venne quindi restituito alla famiglia per la sepoltura.

Venne rintracciata Josephine, la figlia di Falleni, che rilasciò una testimonianza riguardo i suoi ricordi della madre.

Disse che dopo la morte della signora De Angeles venne a prenderla e vissero insieme nella casa di Annie. Non sapeva che fossero sposati, ma vedeva che dormivano nella stessa stanza.

Falleni le disse che Annie aveva dei soldi e che non sapeva che lei fosse una donna. Josephine le disse allora che presto o tardi l’avrebbe scoperto.

Josephine se ne andò di casa ma dopo qualche tempo incontrò di nuovo Falleni che le raccontò che Annie aveva scoperto che era in realtà una donna. Josephine aggiunse che sembrava molto agitata ma non disse altro.

Il processo

Durante il processo venne anche sottolineato come Falleni fosse riuscito ad ingannare ben due donne, facendo loro pensare di essere un uomo, e mostrarono il fallo ritrovato in casa sua. 

Falleni venne ritenuto colpevole dell’omicidio di Annie e condannato all’ergastolo nonostante molte critiche rivolte al processo.

Non c’era la prova che il corpo carbonizzato fosse quello di Annie e non c’era nessuna prova che Falleni l’avesse uccisa. Il processo sollevò però la curiosità mediatica e la stampa dipinse Falleni come un mostro e un pervertito.

Dopo varie petizioni da parte di amici di Falleni, nel 1931 venne liberato con la motivazione che ormai aveva quasi 60 anni e non era di corporatura robusta. 

Cambiò il proprio nome in signora Jean Ford e divenne proprietaria di una pensione. Nel 1938 morì in un incidente e venne sepolta con il suo ultimo nome.

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