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Mariam Soulakiotis la monaca assassina

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Mariam Soulakiotis è stata una monaca e criminale greca, famosa per essere una delle serial killer con più vittime.

La storia di Mariam Soulakiotis

Mariam nasce nel 1900 in Grecia ma poco si sa della sua infanzia. Le poche notizie riportano che è cresciuta in una famiglia povera e ha lavorato fino ai 23 anni in una fattoria.

Un giorno incontra Padre Matteo, un prete ortodosso in forte disaccordo con i Calendaristi.

Padre Matteo decide che le sue idee sono troppo diverse da quelle dei Calendaristi e decide di fondare una setta a parte che verrà poi chiamata “Nuovi Calendaristi”.

Mariam si unisce alla setta e grazie al suo carattere forte ne scala presto i ranghi, arrivando a controllarla. Dopo la morte del fondatore, nel 1939, ne prende definitivamente il comando. 

Ora che è l’unica al potere comincia un’aggressiva politica di reclutamento e spinge i suoi adepti a cercare nuovi proseliti. Devono essere preferibilmente donne facoltose e disposte a lasciare ogni bene alla setta.

Una volta reclutati, i nuovi adepti cominciavano una vita di reclusione e penitenze. Dovevano sopportare lunghi digiuni e penitenze per scacciare il diavolo e guadagnarsi il paradiso.

A volte Mariam stessa prendeva parte alle loro flagellazioni, trasformandole di fatto in torture. 

La forte personalità della monaca obbligava tutti al silenzio e qualsiasi contatto all’esterno del monastero era proibito.

A causa di questo trattamento molti adepti morivano per la malnutrizione, il duro lavoro ai quali erano costretti e le torture. 

Il potere di Mariam continua durante tutti gli anni quaranta dello scorso secolo, ma verso la fine di tale decennio qualcosa comincia a cedere.

L’arresto

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La polizia riceve molte segnalazioni riguardo a orribili grida provenienti dal monastero e in seguito alla denuncia della figlia di un’adepta decide di controllare.

Vengono trovate persone in stato disumano e anche una ragazza alla quale era stato fatto credere di essere orfana.

Ne segue un processo e nel 1951 la monaca, soprannominata “La Rasputin donna”, viene condannata a 26 mesi di carcere per la custodia illegale della ragazza ritrovata nel monastero.

Purtroppo non c’erano le prove per dimostrare gli omicidi, ma le autorità confermano la morte di 177 persone. 

Nel 1952 Mariam, otto monache e un falso vescovo vengono imputati per non aver fornito cibo e medicinali ad un monaco e tre suore. Li avevano fatti morire per appropriarsi dei loro averi.

Nel 1953 viene condannata a 10 anni di prigione per appropriazione indebita, frode, detenzione e abuso di adepti nel monastero.

In seguito le vengono aggiunti altri 4 anni di prigione. Morirà in carcere a 71 anni, nel 1954.

Mariam è stata una delle più prolifiche serial killer della storia, usando la sua grande personalità per manipolare e portare alla morte i suoi adepti.

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