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Dottor Valery Fabrikant, geniale killer di distinti professori universitari ( e non solo…)

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Il professor Valery Fabrikant viene arrestato e portato via con tutte le misure di sicurezza necessarie al caso! Quasi come il terribile dottor Hannibal Lecter de “Il silenzio degli innocenti”.

Colleghi miei carissimi,

questo Capitolo è nato per caso.

Lavoro in ambito universitario, nel campo della ricerca sui materiali – anche e soprattutto di natura archeologica – mediante raffinate tecniche di indagine quali la Microscopia Elettronica o la Diffrattometria a Raggi X e, qualche tempo fa dissi ad un mio collega – fisico che si interessa di complessi metodi per caratterizzare le proprietà meccaniche dei  metalli – che stavo scrivendo un libro sui Serial Killer.

Serial Killer? Ma allora non puoi non citare anche il professor Valery Fabrikant che in un sol colpo, anziché agire in sequenza come ogni serio serial killer che si rispetti – il mio amico è “leggermente” cinico, lo avrete di certo capito… – in una sola volta ha spedito ai Campi Elisi ben quattro suoi colleghi della Concordia University, in Canada e, aspirando ad entrare nel Guinnes dei Primati, ha aggiunto al conto anche una innocentissima segretaria che lì passava per caso!”.

Il “cinico” collega di cui sopra conosce bene la strana vicenda poiché ha tentato di contattare proprio il professor Fabrikant per una collaborazione scientifica ma si è accorto che il “buon” Valery non poteva rispondere alla sue mail unicamente perché… è in prigione da molti anni, condannato all’ergastolo, e il sole lo rivedrà non più “ a scacchi” – da dietro le sbarre – solo nel 2017 quando sarà rilasciato “sulla parola”…

Minsk, URSS, 28 Dicembre 1939.

In questa cittadina della Bielorussia, da una famiglia di origine ebraica, nasce Valery I. Fabrikant che, come poi vedremo, ha la brillante idea di emigrare in Canada nel 1979 “per ragioni politiche” – egli dice – mentre indagini effettuate da giornalisti canadesi hanno appurato che anziché “politiche” l’unica  “ragione” mancante all’appello è quella perduta dal pur “geniale” figlio della Matuška Rossija, la Grande Madre Russia!

Indubbiamente il neo ingegner Valery Fabrikant è uomo dotato di notevole intelligenza ma è ben poco prudente e mostra scarsissimo senso pratico se decide di fidanzarsi con una ragazza il cui fratello appartiene al temibile KGB mentre in giro, su di lui, si mormorano cose poco gradite al regime!

È questo il primo di una serie di errori tattici che molto tempo dopo, a migliaia di chilometri dalla sua poco amata Russia, in Canada, lo condurranno… all’ergastolo.

Uno scorcio di alcuni Dipartimenti dell’Università Stale di Ivanovo, dove si era laureato Valery Fabrikant

Uom dal multiforme ingegno

Quando ancora è studente all’università Valery pubblica ben tre articoli scientifici, consegue il Dottorato di Ricerca studiando con i migliori docenti ma si mette ben presto in cattiva luce quando nel medesimo istituto universitario non viene ammesso il fratello, in possesso di titoli superiori a quelli degli altri candidati.

Comunque il ventiseienne Valery completa i suoi studi e ora cerca lavoro nel campo dell’ingegneria meccanica.

Ma il nostro futuro kliller ad ampio raggio non risiede a Mosca e le leggi del tempo impediscono di assumere in questa città chi lì non risiede. E chi non accetta un lavoro altrove… è severamente punito!

Un’altra ingiustizia, un altro complotto!” pensa sicuramente il giovane e promettente ingegnere che – per portare a casa pane e companatico – si rassegna ad accettare un posto di insegnante a 300 chilometri da Mosca, nell’Istituto di Tecnologie Aeronautiche di Rybinsk. Tutto sommato non sarebbe una cattiva soluzione se il brillante neo docente non avesse ancora la disdicevole abitudine di parlare troppo e male dell’imperante e ben poco permissivo regime comunista.

Il giovane professor Fabrikant non ha di certo quelli che con una non elegantissima espressione si definiscono “peli sulla lingua””

Ai suoi meravigliati – e forse anche preoccupati studenti – Fabrikant parla molto male del regime, li esorta a non credere pedissequamente a ciò che scrivono i giornali e a ciò che sentono dire dalla televisione di Stato.

Pensate con la vostra testa e non con quella dei mummificati burocrati statali!” ci sembra di sentirlo ammonire gli studenti tra una lezione di Fisica dei Materiali o di Metallurgia e l’altra.

Uno degli oltre settanta articoli scientifici pubblicati dal professore Valery .I. Fabricant prima che uccidesse quattro suoi colleghi e ferisse gravemente un altro innocente membro dell’Università di Concordia (Canada). Qui , sotto la foto, abbiamo messo in evidenza che l’autore delle pubblicazioni è… in prigione in Canada.

Tra i suoi studenti, il giovane professor Fabrikant ha anche una graziosa e promettente ragazza di nome Galina che ben presto diviene sua moglie.

Tutto normale dunque.

E invece no, poiché due anni più tardi, il 3 Luglio 1969, gli organi dirigenziali dell’Istituto, ovviamente su inappellabile “suggerimento” del Kommunističeskaja Partija Sovetskogo Sojuza, il Partito Comunista Sovietico insomma, decidono di licenziare il “perseguitato” professor Valery Fabrikant.

Qualche altro “Anatema!” in lingua russa sarà senza dubbio uscito dalla bocca del già irascibile Valery il quale chiede lumi agli organi dirigenziali dell’Istituto dove insegna.

Insomma Valery I, Fabrikant si rivela veramente un poliedrico e geniale uomo di scienza, un ottimo docente meritevole di far carriera.

E carriera egli la fa poco dopo perché nel 1972 viene nominato Professore Ordinario, la posizione di maggior prestigio che egli possa raggiungere a 32 anni!

Ma le Parche della Grande Madre Russia sono in agguato e, appena promosso,  l’ottimo professor Fabrikant viene avvicinato da uomini del Komitet Gosudarstvennoy Bezopasnosti, ovvero il poco tranquillizzante Kgb, che lo invitano a farne parte, pena un ulteriore allontanamento dalla sua posizione di professore universitario poiché è il Consiglio di Facoltà a decidere della sorte del personale docente ma solo se in linea con i diktat di regime.

Nel 1973 il professor Fabrikant è di nuovo senza lavoro!

Lo ritroviamo in Canada dove l’irrequieto Valery giunge nel 1979 e dove, l’anno successivo, viene assunto come docente presso la Concordia University di Montreal, Canada.

forse a memoria de’ suo’ primi guai…

                                                               (Dante, Purgatorio, IX, v.15)

L’attività scientifica del professor Fabrikant – il quale, ormai, crede che le Parche si siano dimenticate di lui… – si rivolge in modo particolare  alla teoria dell’elasticità, allo studio di sollecitazioni meccaniche su materiali solidi e su quegli altri campi di ricerca sui metalli per i quali il mio collega aveva cercato di contattarlo.

Tra il 1985 e il 1989 egli pubblica vari libri sulla meccanica della frattura e sulla meccanica del contatto e un anno dopo – viste le sue credenziali scientifiche di notevole livello – diviene Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica.

Valery Fabrikant – apparentemente… “tranquillo” – nel suo studio presso la canadese Concordia University.

Finalmente la pace con sé stesso! Finalmente l’irrequieto professor Valery I. Fabrikant non deve più litigare con nessuno per poter far carriera!

Nulla di più inesatto, invece,

Nella Concordia University il nostro futuro Killer ad ampio raggio entra ben presto in conflitto con i suoi colleghi per una miriade di motivi, non ultimo il fatto che nega loro di poter apporre la firma sulle sue pubblicazioni scientifiche alle quali – a suo dire – essi non hanno dato contributo alcuno.

Ma, in genere, in ambito accademico non si agisce così poiché il “lavoro di gruppo” – e di conseguenza le firme su lavori ai quali si è partecipato anche marginalmente – contribuisce… a far carriera.

Poi  arriva veramente il 24 agosto e qualcosa di incredibile avviene al nono piano dei nuovi edifici della Concordia University.

Qui, ignari di tutto quel che succederà di lì a poco, si aggirano il sessantaseienne professor Matthew Douglas, il cinquantaduenne professor Michael Hogben, il quarantaseienne professor Jaan Saber e il titolare della cattedra di Ingegneria Elettrica e Informatica, il quarantottenne professor Phoivos Ziogas.

Jennifer, figlia di una delle vittime del folle professor Fabrikant – Matthew Douglass – prega sulla tavola di granito posta in memoria della strage avvenuta il 24 Agosto 1992 nella Concordia University.

Non scampa alla brutale aggressione anche una sventurata segretaria del Dipartimento, Elizabeth Horwood, la quale viene ferita ma in modo non troppo grave.

C’è da notare che nessuna delle persone aggredite era stata veramente coinvolta nelle contestazioni ripetutamente fatte dal “folle” Valery ai suoi colleghi….

Fabrikant da serissimo scienziato quale è si è già procurato ben tre pistole di grosso calibro fin dal 14 Luglio, nonostante i tentativi di non fargliele avere proprio  da parte di alcuni uffici del Università. Meticolosamente riempie di munizioni anche una piccola valigia che porta con sé. Non si sa mai…

Ma Fabrikant, in realtà, forse non voleva uccidere proprio quei quattro colleghi!

No, egli, appena entrato nell’edificio universitario va infatti alla ricerca del professor Dean Srikanta Swamy e del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, il suo collega Sam Osman, per loro fortuna assenti proprio quel giorno!

Poi – qualcosa di “serio” deve pur fare! – quasi rassegnato, si dirige verso lo studio del professor Michael Hogben, Preside di Facoltà.

Lo trova e con lui discute a lungo recriminando un’infinità di eventi veri… o presenti solo nella sua geniale ma distorta mente. Ovviamente Fabrikant è convintissimo di aver ragione – altrimenti perché starebbe lì a perder tempo con colleghi che non stima affatto? – e poiché il professor Hogben non demorde, Valery estrae la sua calibro 38 e con tre colpi bene assestati lo uccide.

Poi trova anche il professor Aaron Jaan Saber e senza discutere troppo lo ferisce mortalmente. Saber muore il giorno dopo in ospedale.

È ora la volta di uccidere il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica, il povero professor Phoivos Ziogas che stava tranquillamente parlando con il collega Otto Schwelb. Senza troppi preamboli spara a Ziogas mentre Schwelb riesce a disarmarlo.

Giocando a scacchi anche con la vita, Fabrikant ha previsto anche questa eventualità ed estrae dalla sua valigetta altre due pistole per continuare la folle strage, cercando il professor Matthew Douglass che ha la sola colpa di essere amico del collega Dean Swamy. Douglass cerca di ragionare con l’esagitato Fabrikant ma questi lo uccide con  quattro colpi ben mirati.

Poi prende in ostaggio una guardia addetta alla sicurezza e  anche il professor George Abdoe, chiedendo di poter parlare con un giornalista della televisione.

Mossa sbagliata caro professor Fabrikant!

Infatti, egli viene subito accontentato e quando si distrae mentre parla al telefono con il giornalista, la guardia lo disarma e lo arresta.

Fine di una tragedia ampiamente prevedibile.

Valery Fabrikant
Il professor Valery Fabrikant viene arrestato e portato via con tutte le misure di sicurezza necessarie al caso! Quasi come il terribile dottor Hannibal Lecter de “Il silenzio degli innocenti”.

Attualmente il professor Valery I. Fabrikant è il…

Prisoner no. 167932D, Archambault Jail, 242 Montee Gagnon, Ste-Anne-Des-Plaines, Quebec J0N1H0, Canada

come si può leggere in corrispondenza di ogni sua pubblicazione scientifica sul sito web prima indicato e sarà rilasciato “sulla parola”  il 24 Agosto del 2017.

Si spera che ciò possa avvenire con la “scientifica” benedizione del buon Albert Einstein!

 

Questo articolo è un estratto del libro “Killers – gli apostoli del male“.

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