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Il loto d’oro – la pratica cinese dei piedi fasciati

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Con il nome suggestivo e poetico di Loto d’oro si intende in realtà la dolorosa pratica della fasciatura dei piedi in voga in Cina fino a qualche decennio fa.

Storia

Questa pratica di fasciatura e deformazione dei piedi delle donne iniziò con la dinastia Song, nel 960 circa, per essere definitivamente abolita nel 1902.

Varie storie e leggende cercano di spiegare questa pratica, ad esempio si narra che una concubina dell’Imperatore, per vincersi i suoi favori, si fasciò i piedi per danzare in modo unico, oppure che una delle concubine avesse il piede equino e convinse l’imperatore a fasciare i piedi di tutte le altre donne per deformarli come i suoi, in modo che quello diventasse lo standard di bellezza.

In realtà la pratica nacque probabilmente dalle danzatrici che si fasciavano i piedi per ballare meglio. Le spettatrici cominciarono a fasciarsi i piedi per emulazione e così la pratica si diffuse e il piede fasciato divenne un vero e proprio status symbol.

Durante la dinastia Qing i sovrani non erano Cinesi ma Manciù e cercarono di eliminare questa usanza, senza però riuscirci.

Procedimento

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La fasciatura dei piedi avviene in tenera età, di solito a 5 anni. La madre prende una fascia, larga 5 cm e lunga circa 3 metri, e la avvolge sul piede della figlia, avendo cura di ripiegare tutte le dita tranne l’alluce al di sotto della pianta del piede.

La fasciatura era molto stretta anche per favorire l’avvicinamento della pianta del piede al tallone il più possibile. Poi veniva ordinato alla bambina di camminare. Il dolore era atroce, ma era impensabile per una donna non avere i piedi fasciati; questa caratteristica infatti era indispensabile per poter sposarsi. Nessuno avrebbe voluto una donna con i piedi normali.

Questa pratica portava spesso a infezioni e ulcere che creavano cattivi odori e fuoriuscite di sangue e pus. Le unghie dovevano essere tagliate spesso per non farle entrare nella pelle, ma a volte questo non era sufficiente.

Periodicamente si rimuoveva tutta la pelle e la carne morta e si pulivano le ferite e nel giro di circa 5 anni o poco più il piede era permanentemente deformato. La posizione delle dita e la fasciatura stretta facevano sì che la circolazione nel piede fosse pressochè inesistente e qualsiasi taglio o escoriazione poteva portare a infezioni, alla cancrena e alla perdita delle dita. Quest’ultima evenienza era vista però come un vantaggio, perchè un piede senza dita risultava più piccolo, e molto spesso si provocavano ferite appositamente per causare la caduta delle dita.

Caratteristiche

I piedi così deformati dovevano arrivare ad una lunghezza massima di 8 cm e dovevano essere nascosti da delle scarpette decorate dalle stesse ragazze. Anche le decorazioni delle scarpine erano importanti per contrarre matrimonio, in quanto erano il simbolo della capacità domestica delle giovani spose.

Il piede fasciato cominciò a diventare simbolo di ricchezza, in quanto una donna con i piedi fasciati camminava a fatica e quindi non poteva lavorare. Gli occidentali vedono questa pratica come sottomissione della donna, in quanto coi piedi fasciati non solo non poteva lavorare, ma nemmeno allontanarsi da casa ed diventando così totalmente dipendente dal marito.

Ricordiamo però che la donna aveva il totale controllo sulla casa e sui figli e le donne avevano un ruolo importante nella famiglia. Inoltre questa pratica è stata fortemente voluta dalle donne, che l’hanno difesa e hanno continuato a praticarla per circa 50 anni dopo la sua abolizione ufficiale in quanto avere i piedi fasciati dava la possibilità di sposare un uomo facoltoso e quindi risollevare le sorti di intere famiglie.

Le famiglie di contadini di solito fasciavano i piedi delle figlie più tardi rispetto ai ricchi, perchè dovevano far lavorare i figli il più possibile prima del matrimonio, ma non era insolito che si fasciassero i piedi alla figlia maggiore e che le sorelle minori la assistessero come serve una volta sposata.

Valenza erotica

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Gli uomini vedevano nel piede fasciato una componente erotica e alcuni manuali sessuali cinesi indicano fino a 48 modi diversi di manipolare i piedi fasciati. Il piede era visto come molto erotico e svolgeva la stessa funzione del seno in occidente. Inoltre i piedi così deformati facevano camminare le donne con un’andatura ondeggiante, considerata sensuale

(un po’ come quella causata dai tacchi alti) e alcuni uomini sostenevano che questa camminata rinforzasse i muscoli adduttori e quindi rendesse la vagina più stretta.
Tuttavia doveva sempre rimanere ben fasciato e coperto, perchè la vista senza fascia poteva procurare ribrezzo, senza contare il terribile odore di marcio e putrido che inevitabilmente emanavano. Solo il marito poteva toccare il piede di una donna o sfilarle la scarpa, in caso contrario la donna soffriva un’umiliazione che poteva portarla anche al suicidio.

Critiche

Questa usanza è stata  fortemente criticata, soprattutto dagli occidentali che la ritenevano una pratica barbara e crudele. Tuttavia a volte viene paragonata all’uso del corsetto, molto in voga in Occidente, che deformava la cassa toracica spesso con risultati fatali.

In vari musei sono esposte le scarpette usate dalle donne con il loto d’oro e, misurando in lunghezza appena 8 centimetri o meno, si fa davvero fatica a immaginare che possano calzare il piede di una donna adulta. Essendo stata una pratica dura da eliminare, ci sono delle foto recenti di donne con i piedi fasciati.

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