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Il masso del diavolo

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Nello spezzino ci sono luoghi avvolti nel mistero sui quali non mancano leggende e storie da brivido come quella  del masso del diavolo.

Il diavolo e il sabba

Il menhir si trova sulla collina che s’affaccia sul litorale delle Cinque Terre e precisamente lungo il sentiero che porta alle casette dei contadini di Monesteroli.

Nei pressi della grande pietra, secondo una tradizione popolare, alcuni viandanti si fermarono ed accesero un fuoco per riscaldarsi e sfamarsi. Ma il vento divenne più forte e tra gli alberi sentirono crescere un sibilo che fece venire loro la pelle d’oca. All’improvviso si spensero le fiamme del focolare e gli uomini in preda alla paura del buio lo riaccesero.

Grande fu il loro spavento nel trovarsi facci a faccia con una creatura spaventosa che non aveva gradito l’invasione del suo territorio e che voleva scacciarli. Quell’essere era il diavolo!

Oltre all’apparizione diabolica, altre leggende raccontano che in questo luogo si teneva il sabba delle streghe e che le donne che passavano di qui avvertivano l’impulso irrefrenabile di ballare.

Altre storie narrano di strane luci che si sprigionavano dalla pietra senza spiegazione.

Il masso del diavolo

Il menhir è alto 2,50 metri ed è posto sopra ad un masso forato. Il mistero della sua origine aumenta se si pensa che il giorno del solstizio d’estate proietta un’ombra sul muro a secco di fronte.

Secondo gli studiosi fa parte di un gruppo di altri megaliti visibili in un bell’itinerario tematico lungo l’Alta via dei Monti Liguri che comprende:

  • il Lisciatoio nella Sella del Monte Cuna.
  • il menhir di Monte Capri.
  • il catino di Monte Sella.
  • il petroglifo del Monte della Madonna.

Le pietre dovrebbero far parte di un sito astrologico e religioso dell’età del bronzo che testimonia il culto pagano dell’antico popolo dei Liguri.

Il Masso del Diavolo si trova lungo il sentiero 504 che dal Colle del Telegrafo, nei pressi della Palestra nel verde, scende verso Monesteroli con un tratto di strada asfaltato. Per trovarlo senza difficoltà si deve camminare sino a raggiungere un cancello oltre il quale poi prosegue il sentiero.

Ringrazio Stefania Ciocconi per avere scritto questo articolo e vi invito a visitare il suo sito “Girovagando con Stefania” per trovare tantissimi consigli utili su itinerari di viaggio!

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