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Otávio Jordão da Silva, l’arbitro mutilato e decapitato dai tifosi

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Il Brasile è un paese famoso non solo per le sue bellezze naturali, ma anche per l’estrema povertà e la violenza.

Ed è proprio in un episodio di estrema violenza che alcuni tifosi hanno torturato, mutilato e decapitato un arbitro dopo che questi aveva accoltellato un giocatore.

Otávio Jordão da Silva

Otávio è un giovane arbitro di calcio che arbitra le partite amatoriali a Maranhao, la regione nel nordest del Brasile in cui vive.

Anche il 30 giugno 2013 stava arbitrando una partita nello stadio Pio XII della cittadina di Centro de Meio e a un certo punto decide di espellere un giocatore, Josemir Santos Abreu di 31 anni.

Josemir non prende bene la decisione del giovane arbitro e lo spintona, buttandolo a terra. Otavio estrae allora un coltello e pugnala al petto Josemir, che morirà durante il trasporto in ospedale.

Una volta appresa la notizia della morte del giocatore, i tifosi si sono riversati in campo e hanno dato il via all’orrore.

L’arbitro mutilato e decapitato

I tifosi legano il giovane arbitro poi Luis Moraes Souza di 27 anni, lo colpisce in faccia con una bottiglia, rompendola.

Un altro tifoso prende il coltello che lo stesso arbitro aveva usato per pugnalare il giocatore e accoltella Otavio al collo.

Gli altri tifosi cominciano a mutilare Otavio, tagliandoli braccia e gambe, poi il fratello di Luis Moraes lo decapita.

La testa del giovane arbitro verrà messa poi su un palo.

Responsabili

Arrested: Police in Maranhao have already brought into custody Luis Moraes Souza in relation to the beheading, but are on the lookout for two other menLa polizia è riuscita a catturare Luis Moraes, mentre il fratello e altre persone che hanno partecipato all’atroce delitto non sono stati catturati.

Il Brasile è noto per la sua violenza, anche se di solito è molto presente nelle favelas o fra le bande rivali.

Questo agghiacciante episodio però non ha scosso solo il Brasile per la sua inaudita violenza, ma anche il resto dei paesi dato che l’anno successivo il Brasile avrebbe ospitato i mondiali di calcio.

Proprio per questo la polizia brasiliana ha tenuto a precisare che si era trattato un “episodio isolato” e che non rifletteva l’abilità della polizia di assicurare protezione durante il campionato mondiale.

 Paulo Storani, un esperto di sicurezza, ha affermato:
“Nonostante sia vero che il Brasile è abituato a episodi di violenza nel calcio, questo delitto è fuori dal normale e totalmente distante dagli episodi che si verificano di solito.”

In rete è disponibile un video che mostra il cadavere martoriato del povero Otavio, con immagini troppo forti per poter essere mostrato qui.

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