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David Parker Ray e la sua Stanza dei Giochi

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David Parker Ray è stato un torturatore seriale e un sospetto serial killer catturato nel 1999. David torturava e abusava delle sue vittime in una roulotte insonorizzata che lui chiamava la “Stanza dei Giochi” (Toy Box, letteralmente la scatola dei giochi).

E’ stato scoperto solo grazie alla sua ultima vittima che è miracolosamente riuscita a scappare da quella che sarebbe stata una morte certa.

David Parker Ray

Il torturatore è cresciuto con i nonni dopo l’abbandono della madre. Suo padre era un alcolizzato e un vagabondo che, quando era a casa, lo picchiava. Sua madre lo aveva abbandonato e sua sorella se n’era andata dopo la morte della nonna. Tutti questi accadimenti lo avevano fatto sentire abbandonato e rifiutato dal genere femminile.

A scuola infatti è spesso preso in giro dai compagni per la sua eccessiva timidezza quando si trova vicino a delle ragazze.

Il padre mancava spesso da casa, ma quando lo visitava gli portava delle riviste pornografiche di bondage e sadomasochismo. Al loro interno si potevano vedere foto di donne legate e torturate per provocare piacere sessuale.

Questo, insieme agli abusi e all’abbandono delle donne della famiglia, ha plasmato quella che poi sarà la sua indole sadica.

David ha una vita tutto sommato normale. Entra nell’esercito e dopo il congedo trova un lavoro come meccanico. Si sposa 4 volte e per 4 volte divorzia.

In qualche punto della sua vita comincia a rapire e a torturare giovani donne e adolescenti, ma non sappiamo esattamente quando mette in atto le sue perversioni.

Quel che è certo è che le sue fantasie avevano preso forma già all’età di 12 anni e che nonostante fosse stato catturato nel 1999, David aveva avuto modo di mettere in atto e di perfezionare le sue torture per anni.

Arrivò persino a insonorizzare una roulotte e a riempirla di giochi sessuali e strumenti di tortura spendendo una cifra complessiva di 100.000$.

L’ultima vittima

Cindy Vigil

David è stato catturato grazie alla sua ultima vittima, Cynthia Vigil, che è miracolosamente riuscita a scappare dalla casa dove il suo torturatore viveva con la fidanzata e complice Cindy Hendy, di 20 anni più giovane di lui.

Cynthia era la preda perfetta per la coppia di sadici. Aveva avuto un passato difficile, viveva per strada e nessuno l’avrebbe cercata se fosse scomparsa.

Il 20 marzo 1999 la giovane viene avvicinata da David e portata nel suo camper. Lì, l’uomo le mostra un distintivo e un documento falsi e le dice che è in arresto. Cerca di ammanettarla, ma Cynthia resiste. A questo punto entra in gioco Cindy che dà una scossa elettrica a Cynthia, facendola svenire.

Quando si riprende si ritrova sul pavimento, ammanettata alla maniglia di un armadietto. Sente i suoi aggressori, alla guida del mezzo, fare commenti sul suo corpo. Cynthia è impaurita, ma nota che la maniglia non è molto salda e riesce a staccarla. Rimane comunque distesa sul pavimento aspettando che la roulotte si fermi per scappare.

Purtroppo però i suoi aguzzini la scoprono. A questo punto la spogliano completamente, la imbavagliano e la ammanettano di nuovo.

La casa di David

David Parker Ray

Una volta arrivati a casa, una roulotte, la fanno scendere dal camper e la fanno entrare. Cynthia nota con stupore che non vivono in un posto isolato. Anzi, intorno alla loro casa è pieno di altre abitazioni e si chiede perché nessuno veda una ragazza nuda e incatenata entrare nella casa di un vicino.

Quello che la ragazza non sa è che quel posto si riempie di turisti durante l’estate, ma a marzo è completamente deserto.

L’interno sembra un normale appartamento, ma poi comincia a notare che sulle pareti ci sono dei crocefissi capovolti e ganci che pendono dal soffitto.

Oltre a quello sono presenti libri sul satanismo e libri molto specifici di medicina, che David usava per torturare meglio le sue vittime.

Mettono un materasso nel centro del soggiorno, fanno sedere Cynthia e le mettono un collare di metallo al collo, chiuso da un grosso lucchetto e unito a una catena. Poi legano la catena a una ringhiera di metallo fissata al muro che separa Cynthia dal soggiorno.

Le torture

David Parker Ray

A questo punto David mette un’audiocassetta in un registratore e la fa partire. Sopra è incisa la sua voce mentre spiega a Cynthia perché si trova in quella situazione e cosa le verrà fatto.

David ha registrato quella cassetta tempo prima per farla sentire a tutte le sue vittime senza dover spiegare lui stesso ogni volta. L’uomo provava piacere nel vedere il terrore dipinto sui volti delle ragazze mentre ascoltavano le torture alle quali sarebbero state sottoposte.

Quando la cassetta finisce, David porta nella stanza la batteria di una macchina, con dei cavi attaccati. Applica l’estremità dei cavi al seno di Cynthia e poi comincia a darle scariche elettriche.

Alle scariche seguono ore di altre torture, poi all’improvviso la coppia si stanca e lascia Cynthia sul materasso. Poi si mettono sul divano, cenano e guardano la TV come se niente fosse successo.

Il giorno successivo la portano in una stanza piena di attrezzi e strumenti di tortura. Ci sono:

  • ganci
  • pinze
  • lacci
  • tubi
  • vibratori di ogni dimensione
  • manette
  • catene
  • bastoni elettrici

E tanti altri strumenti fatti in casa, costruiti da David in anni e anni di rapimenti e torture. Alle pareti ci sono foto di altre donne torturate o schemi di come torturare nel modo corretto.

La issano con una corda attaccata a uno dei ganci del soffitto, e la torturano di nuovo. Le danno scosse elettriche e la frustano. Poi la legano a un tavolo e continuano le loro torture.

Nessuno può sentire le sue urla perché la casa è insonorizzata.

Quando si stancano la incatenano alla ringhiera e vanno a cenare, dando qualche avanzo anche a Cynthia. Poi se ne vanno a dormire.

Prima di andare a dormire Cindy dice a Cynthia che l’indomani l’avrebbero portata nella “Stanza dei Giochi”. La ragazza non sa cosa sia, ma è terrorizzata.

La mattina dopo David va a lavorare, ma prima di uscire le libera i polsi e le caviglie lasciandole però il collare legato alla ringhiera.

La fuga

David Parker Ray

Mentre David è fuori squilla il telefono e Cindy risponde e va in un’altra stanza.

Cynthia non crede ai suoi occhi quando vede le chiavi che usano per le catene dimenticate sul tavolino del soggiorno.

Sapendo che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di fuga cerca di raggiungere il tavolino. Si allunga il più possibile attraverso le sbarre fino a che riesce a raggiungerlo con un piede e a tirarlo verso di sé.

Prende le chiavi e comincia a provarle tutte per aprire il lucchetto che unisce la catena alla ringhiera. In quel momento però Cindy ritorna e la scopre sul fatto.

Cerca di prenderle le chiavi di mano ma Cynthia è determinata. Se vuole le chiavi dovrà ucciderla perché lei non getterà al vento la sua unica occasione di scappare.

Cindy prende una lampada e colpisce Cynthia in testa. La ragazza per un secondo vede tutto nero, poi si riprende e continua a provare le chiavi del mazzo. Sono tantissime e nessuna sembra funzionare.

La sua aguzzina continua a colpirla ma Cynthia non molla e ad un tratto sente un click. Il lucchetto si è aperto.

La giovane si alza e lotta con Cindy. Vede il telefono sul materasso e chiama il 911, ma non riesce a chiedere aiuto. La chiamata però è stata registrata e la polizia sa da che indirizzo è stata effettuata.

Poi Cynthia vede un rompighiaccio per terra, lo prende e pugnala Cindy poi scappa.

L’arresto di David e Cindy

David Parker Ray

Cynthia corre per un chilometro scalza, sanguinante e completamente nuda con ancora il collare di ferro al collo.

Trova una roulotte che sembra abitata ed entra, chiedendo aiuto alla coppia che vi abita. La coppia aiuta Cynthia e chiama la polizia che collega quella chiamata con la precedente fatta a casa di David.

David e Cindy verranno arrestati poco dopo e interrogati. Quando i poliziotti ispezioneranno la casa della coppia troveranno tantissimi strumenti di tortura sessuale e una roulotte con all’interno una sedia ginecologica.

Oltre alla sedia ci sono ovviamente molti strumenti di tortura. Quella era la famosa “Stanza dei Giochi” dove avrebbero voluto portare Cynthia, probabilmente per ucciderla.

Vennero collegati altri casi irrisolti a Dave che avrebbero dovuto farlo andare in tribunale per un totale di 5 sentenze.

Purtroppo però l’uomo morì d’infarto dopo un solo anno, non pagando nemmeno uno dei suoi orribili crimini. 

Cindy venne condannata a 36 anni di carcere.

Dagli indizi ritrovati nella casa la polizia è risalita a 7 vittime certe della coppia, ma è molto probabile che le vittime reali siano state centinaia.

Esiste la trascrizione dell’audiocassetta che David faceva sentire alle sue vittime. La pubblicherò non appena l’avrò tradotta.

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