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Okiku e i 9 piatti – la leggenda all’origine di “The Ring”

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La storia di Okiku è conosciuta in Giappone come Bancho Sarayashiki o Bancho Sarayashi che significa “La casa dei piatti a Bancho”.

E’ una storia di fantasmi giapponese fra le più conosciute ed è alla base del romanzo Ringu, da cui è stato tratto il film giapponese e poi il remake statunitense “The Ring”. La leggenda racconta di una ragazza che viene gettata in un pozzo e muore, tornando poi come spirito per tormentare chi l’ha uccisa.

La leggenda di Okiku

La storia riguarda una ragazza di nome Okiku ma l’origine del racconto rimane sconosciuta. La prima menzione scritta è quella del 1741, con il nome di Bancho Sarayashiki, per una rappresentazione teatrale.

Essendo una leggenda molto conosciuta ne sono state create molte versioni e molti adattamenti ma di seguito riporterò per prima la versione tradizionale.

Okiku era una ragazza molto bella che lavorara come serva per la famiglia del samurai Aoyama Tessen. Il samurai faceva spesso delle avances sessuali ad Okiku, ma la ragazza le aveva sempre rifiutate.

Un giorno quindi Aoyama decise di nascondere uno dei 10 piatti di porcellana della famiglia, accusando Okiku di averlo perso. Perdere o rompere un piatto così importante era punibile con la morte e quando Okiku venne a sapere del pezzo mancante si precipitò a contare i piatti, sicura di non averne rotto nessuno.

Li contò e ricontò freneticamente ma i piatti erano sempre nove. Il samurai le propose allora un accordo: le avrebbe perdonato la vita, ma lei avrebbe dovuto diventare la sua amante.

Okiku rifiutò e il samurai, colmo di rabbia, la scaraventò in un pozzo, uccidendola. Okiku divenne così uno spirito vendicativo (Onryo) che tormentò il suo assassino contando dall’uno fino al nove e poi emettendo un grido agghiacciante che rappresentava il piatto mancante.

O forse, tormentata, era ancora in cerca del decimo piatto. In alcune versioni lo spirito sarebbe stato esorcizzato gridando “dieci!” dopo che lo spirito aveva contato fino a nove. Okiku avrebbe così pensato che il decimo piatto era stato ritrovato potendo così riposare in pace.

Versione Ningyo Joruri

Hokusai_Sarayashiki
Hosokawa Katsumoto era lo Shogun del castello Himeji e un giorno si ammalò gravemente.

L’erede avrebbe dovuto essere Tomonosuke che pensò di regalare 10 preziosi piatti a Katsumoto per garantirsi la successione.

Un altro dei possibili eredi però, Asayama Tetsuzan, saputo del regalo del suo rivale volle sabotargli il piano e obbligò la promessa sposa del suo servo, Okiku, ad aiutarlo.

Tetsuzan assoldò una spia per vedere dove erano riposti i piatti e gli ordinò di rubarne uno. Gli diede poi l’ordine di portare i restanti nove nelle sue stanze. Qui Tetsuzan chiamò Okiku e cercò di sedurla ma al suo rifiuto l’accusò di avere rubato uno dei piatti.

Le propose allora di diventare la sua amante per salvarsi la vita ma Okiku rifiutò. Adirato, Tetsuzan la picchiò con una spada di legno.

Successivamente la fece sospendere sopra un pozzo dove, per mezzo di una carrucola la faceva scendere e risalire, picchiandola con la spada di legno ogni volta che risaliva.

Le chiese di nuovo di essere la sua amante e di aiutarlo a uccidere lo Shogun, ma al suo ulteriore rifiuto la fece precipitare nel pozzo, uccidendola.

Poco dopo sentì provenire dal fondo del pozzo una voce che contava i piatti e si rese conto che era il fantasma di Okiku. Per niente commosso, quando vede il fantasma di Okiku apparirgli davanti si limitò a fissarlo.

Versione Okamoto Kido

Nel 1655 un vassallo dello shogun, Aoyama Harima, si innamora di una giovane serva di nome Okiku.

Aoyama le promette di sposarla e quando riceve una proposta di matrimonio da una ricca parente la rifiuta, rassicurando Okiku del suo amore per lei.

La ragazza però non è convinta e lo sottopone ad una prova d’amore. Prende uno degli antichi e preziosi piatti della famiglia di Aoyama e lo rompe.

La famiglia, essendo affezionata a Okiku e pensando ad un errore della ragazza, la perdona ma lei ammetterà di averlo fatto apposta come test d’amore.

Aoyama si infuria e la uccide, buttandone il corpo in un pozzo.

Da allora il fantasma di Okiku è visto entrare in casa e contare i piatti dall’uno al nove. Un giorno Aoyama vede il fantasma in giardino e vede che la sua espressione non è vendicativa, ma calma e bella.

Decide allora di uccidersi tramite seppuku e raggiungere la sua amata nell’aldilà.

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