Gli abusi
Natisha Hillard, una donna statunitense di 27 anni, ha consentito ad uno sconosciuto, incontrato tramite un sito internet di incontri, di abusare della sua bambina di soli quattro mesi in cambio di cinquecento dollari.
Avete letto bene, la donna ha permesso all’uomo di abusare sessualmente della sua bambina in almeno 8 occasioni durante un periodo di 14 mesi, dal 2011 al 2012, in cambio di pochi dollari.
L’uomo, oltre ad abusare della neonata, abusava anche della sua sorellina di tre anni.
Christopher Bour, 41 anni, oltre ad abusare delle due bambine filmava gli abusi che finivano in rete. Il losco accordo è stato scoperto casualmente dalla massaggiatrice dell’uomo che era stata invitata da quest’ultimo a partecipare agli abusi.
La massaggiatrice, scioccata e disgustata dalle azioni dell’uomo, ha contattato l’FBI che ha avviato un indagine.
La cattura
Un agente ha mandato dei messaggi a Christopher spacciandosi per la massaggiatrice e acconsentendo alla sua richiesta di partecipare agli abusi.
L’agente, sempre fingendosi la massaggiatrice di Christopher, ha chiesto all’uomo che cosa avesse già fatto con le bambine e cosa progettava di fare.
Una volta avuta la confessione è scattato l’arresto. La casa di Christopher è stata perquisita, il suo pc è stato sequestrato e all’interno sono stati ritrovati video e foto pedo pornografici.
Il fatto è accaduto nel 2014 e l’avvocato di Christopher aveva chiesto che invece dell’ergastolo gli venisse data la pena minima, corrispondente a 30 anni di carcere, in virtù del fatto che il suo cliente era pentito, che non aveva precedenti e che meritava una seconda possibilità.
Il giudice però non è stato della stessa idea, condannando l’uomo all’ergastolo motivando la sua scelta dicendo che il crimine da lui commesso era stato talmente ignobile da meritare l’incarcerazione a vita.
La sentenza di Natisha Hillard è stata invece dichiarata solo ora: la donna dovrà scontare una pena di 24 anni di carcere.
