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Conosci la vera origine della festa della donna?

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E anche quest’anno è giunto l’8 marzo, la festa della donna. Di solito crea polemiche: c’è chi lo festeggia rivendicando l’uguaglianza sociale, c’è chi non lo festeggia chiedendo uguaglianza ogni giorno dell’anno, c’è chi lo festeggia come fosse una festicciola qualunque. Ma quali sono le vere origini della festa della donna?

Scordati gli incendi nelle fabbriche tessili e la mimosa come simbolo del fuoco.

La risposta potrebbe sorprenderti.

Perché si festeggia l’8 marzo?

L’incendio nella fabbrica tessile

Probabilmente avrai sentito varie versioni che spiegano perchè l’8 marzo è la festa della donna. Purtroppo però, molte di queste storie sono solo leggende metropolitane.

La più conosciuta, quella alla quale ho creduto anch’io vari anni fa, è quella dell’incendio in una fabbrica tessile di New York, la Cotton o Cottons, nel 1908. Nell’incidente sarebbero morte un centinaio di operaie, tutte donne.

In realtà un incidente così nel 1908 a New York non è mai avvenuto e la fabbrica Cotton non è mai esistita.

Forse però chi ha inventato tale leggenda ha preso spunto da un altro incidente simile, avvenuto in una fabbrica di New York nel 1911. Nell’incendio morirono un centinaio di operai, sia uomini che donne.

La repressione violenta 

Un’altra versione abbastanza comune racconta della repressione di una fantomatica manifestazione tenuta dalle operaie di una fabbrica tessile. Tale manifestazione sarebbe avvenuta nel 1857 a New York e sarebbe stata repressa con violenza, portando alla morte di centinaia di donne che lottavano per i propri diritti.

Anche questa versione però è falsa.

Ma allora qual è la vera origine della festa della donna?

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La verità è che le vere origini della festa della donna sono politico sociali e sono andate via via dimenticandosi. 

Il primo “Giorno delle Donne” venne celebrato negli Stati Uniti nel 1909, per capirlo però dobbiamo fare un passo indietro di un anno.

Il tre maggio 1908 la socialista Corinne Brown presiedette la conferenza del Partito Socialista che si teneva ogni domenica. Nella conferenza criticava una decisione precedentemente presa dal Congresso Socialista, che era a favore del diritto di voto per le donne ma imponeva di non lavorare con le “femministe borghesi”, concentrandosi invece sui partiti socialisti.

La Brown non fu d’accordo e affermò che il Congresso non aveva il diritto di dire alle donne con chi collaborare.

Tutte le donne erano state invitate alla conferenza del tre maggio e fu chiamata “Woman’s Day”, il Giorno della Donna. Discussero circa le discriminazioni sessuali, il diritto di voto e le condizioni di lavoro delle donne.

In seguito a questo “Giorno delle Donne”, il Partito Socialista degli Stati Uniti riservò l’ultima domenica del mese di febbraio 1909 all’organizzazione di una manifestazione a favore del diritto al voto femminile.

Così la prima e ufficiale giornata della donna venne celebrata negli Stati Uniti il 23 febbraio 1909. L’anno successivo venne di nuovo celebrata la giornata della donna da tremila camiciaie che stavano scioperando.

L’8 marzo e la rivoluzione russa

23 febbraio - 8 marzo
23 febbraio – 8 marzo

A San Pietroburgo l’8 marzo 1917 (che secondo il calendario in uso allora in Russia era il 23 febbraio), ci fu una manifestazione di donne che rivendicava la fine della guerra. Non essendo stata repressa, si organizzarono altre manifestazioni che portarono poi al crollo dello zarismo.

L’8 marzo 1917 rimane così nella storia come l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio. 

Nel 1921 a Mosca, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, venne stabilito che l’8 marzo fosse la Giornata internazionale dell’operaia”.

L’8 marzo in Italia

In italia la festa della donna fu tenuta per la prima volta nel 1922 per iniziativa del partito comunista d’Italia che la celebrò però il 12 marzo, la domenica successiva all’otto.

Nel 1925 venne riportato un articolo di Lenin che ricordava l’8 marzo come Giornata internazionale della donna per la sua parte attiva nella lotta sociale e nel rovesciamento dello zarismo.

L’8 marzo e la mimosa

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Nel 1944 a Roma si creò L’Unione Donne in Italia e fu proprio questa organizzazione a prendere l’iniziativa di celebrare l’8 marzo 1945 la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera.

Nello stesso anno a Londra veniva approvata una Carta della donna, poi inviata all’ONU, contenente le richieste di parità di diritti e di lavoro.

L’8 marzo 1946 fu celebrato per la prima volta in tutta Italia e proprio in questo anno vede la sua prima comparsa la mimosa, che fiorisce proprio i primi giorni di marzo.

L’idea di questo simbolo fu di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, tre partigiane e politiche italiane.

In conclusione, la festa della donna è nata per ragioni politiche e sociali che si vanno dimenticando sempre di più.

Ai maschietti che si lamentano del fatto che non esiste una “festa dell’uomo”, ricordo che invece esiste, e si celebra il 19 novembre, inaugurata nel 1999 a Trinidad e Tobago. 

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