Il 4 novembre 1973, un evento ha scosso l’intera comunità americana, portando conseguenze visibili ancora al giorno d’oggi. Questa è la storia del Killer di Halloween.
La notte di Halloween 1973
Fond du Lac, Winsconsin (USA), primi anni ’70, notte di Halloween. I bambini sono sicuramente lasciati più liberi di adesso e, alle sei del pomeriggio, Lisa French, di 9 anni, sta bussando alle porte del vicinato per chiedere la fatidica domanda: “Dolcetto o scherzetto?”.
Lisa è sola, dopotutto non si deve allontanare molto da casa sua e lei vive in un quartiere tranquillo. Bussa alle porte dei vicini che conosce bene e le prime due case vanno alla grande: fa un bottino di caramelle e cioccolatini. La terza casa alla quale bussa è quella di Gerald Turner, venticinquenne amico di famiglia che Lisa conosce bene. Mentre tiene davanti a sé la borsa aperta, pronta a ricevere dolcetti, con un sorriso stampato sul visino, Gerald Turner apre la porta. Turner afferra la piccola Lisa e la porta nella sua stanza da letto, dove le strappa i vestiti e la violenta senza pietà. Dopo aver consumato la violenza, l’uomo la strangola.
Alle 19.15 la fidanzata di Turner, insieme alla figlioletta, torna a casa dopo essere stata a una festa di halloween. La donna nota che Turner continua a recarsi in camera da letto, ma pensa solo che si senta poco bene. Non dà peso all’accaduto e poco dopo va da sua madre.
Turner nasconde allora il corpo della piccola Lisa in una borsa della spazzatura. Una seconda borsa servirà per contenere i vestiti della piccola. Poi, abbandona le borse in una strada sterrata, poco fuori la città.
Il ritrovamento del corpo
Sono le 22.00 quando i genitori di Lisa iniziano a preoccuparsi perché non rientra a casa. Dopo aver chiamato diversi parenti e amici, chiamano la polizia che inizia le indagini. Per quattro giorni le ricerche proseguono fino a quando un contadino fa una macabra scoperta. In una strada adiacente a un campo della sua fattoria, l’uomo trova i sacchi contenenti il corpo di Lisa.
Iniziano le indagini della polizia che, qualche mese dopo, portano ad interrogare Turner. La polizia gli chiede dove fosse stato la sera di Halloween, ma nella risposta dell’uomo ci sono diverse contraddizioni. La polizia gli chiede quindi se voglia sottoporsi alla macchina della verità e Turner acconsente. Dopo che il risultato del poligrafo dimostra che Turner sta mentendo, l’uomo confessa il crimine.
Arresto e condanna del Killer di Halloween
Nonostante venga accusato di omicidio di primo grado, il giudice lo condanna per omicidio di secondo grado, di essersi preso libertà indecenti con un minore di 16 anni e di perversione sessuale anormale. Viene condannato a 38 anni e mezzo di prigione, ma viene rilasciato nel 1994, soli 17 anni dopo, con la libertà vigilata. Nel 2003 viene nuovamente arrestato per possesso di materiale sessualmente esplicito, il che violava le condizioni per la sua libertà vigilata.
Proprio per evitare che altri predatori sessuali potessero essere liberati, nel 1994 viene approvata la Turner’s Law, grazie alla quale gli autori di reati sessuali violenti sono commessi in un centro di trattamento sicuro quando chiedono la libertà sulla parola, se questi rappresentano una minaccia per la società.
Cercheranno di farlo registrare come molestatore sessuale violento, ma la richiesta verrà negata dal giudice. Nel 2018 è di nuovo rilasciato ed è trattenuto in una struttura residenziale sorvegliata nella contea di Juneau durante la battaglia in tribunale per la sua collocazione.
Ad oggi non si sa se l’uomo verrà rilasciato definitivamente.
Ripercussioni attuali
In seguito all’agghiacciante storia dell’Halloween killer e di Lisa French, a Fond du Lac i bambini non possono più andare a fare “dolcetto o scherzetto” da soli. L’attività viene svolta la domenica prima di halloween fino alle 17.30, dai bambini accompagnati dai genitori.
Halloween dovrebbe essere una festa serena per i bambini, in cui ricevere dolcetti e divertirsi con i propri amichetti. L’ingenuità dei genitori degli anni ’70 e la cattiveria di un uomo hanno cambiato per sempre lo spirito di questa festa a Fond du Lac dove, ancora oggi, il nome di Lisa French echeggia come un triste monito.