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Marco Mariolini, l’assassino cacciatore di anoressiche

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Marco Mariolini, il cacciatore di anoressiche, è un assassino italiano con un’attrazione sessuale verso le donne anoressiche. Nel 1998 uccide la sua compagna Monica, colpevole di essersi ribellata alle sue violenze, psicologiche e fisiche, e alla privazione del cibo da parte di Marco.

Marco Mariolini, l’anoressofilo

Marco si definisce così, un anoressofilo. Sin dall’infanzia è infatti attratto da donne magre, filiformi, scheletriche. Proprio a causa di questa sua parafilia non avrà rapporti sessuali fino ai 19 anni perché non trovava una ragazza sufficientemente magra per lui.

Poi, un giorno, conosce Lucia con la quale avrà il suo primo rapporto sessuale. Più avanti dirà che questo rapporto non era stato molto soddisfacente, in quanto si aspettava che Lucia fosse molto più magra.

I due cominciano una storia che si interrompe quando Marco lascia Lucia prima di partire per Pisa, per il servizio militare. Decide di lasciarla perché è convinto che a Pisa troverà molte donne più magre di Lucia, ma una volta arrivato si rende conto che la città non è piena di anoressiche.

Comincia a pensare a lei, la cerca, la riconquista e i due si sposano. Lucia per compiacere Marco perde parecchi chili, fino ad arrivare a pesarne solo 33. In questo modo Marco prova attrazione per lei, ma l’amore che Lucia prova per lui comincia a diminuire e Marco se ne rende conto.

Nel giro di pochi anni Lucia rimane incinta due volte e Marco, durante le gravidanze, prova repulsione per il suo corpo non più ossuto e cerca delle amanti anoressiche. Poi, per il bene di Lucia e dei suoi figli, la lascia definitivamente pur rimanendo in buoni rapporti.

Mariolini a caccia di anoressiche

Marco Mariolini

Dopo aver lasciato Lucia, Marco ha bisogno di un’altra donna scheletrica o disposta a perdere peso per lui.

Prova a uscire con delle ragazze anoressiche, ma si rende conto che la loro malattia non permette loro di amarlo né di avere una relazione sentimentale. Lui ha bisogno di una donna con cui vivere in simbiosi.

Comincia a scrivere annunci su un giornale, dove spiega che cerca una donna molto magra, anoressica. Una delle risposte arriva da una studentessa venticinquenne incuriosita da queste richieste particolari: Monica Calò.

Lui comincia a diventare ossessionato da lei e cerca di convincerla ad andare a vivere insieme. Lei, dopo molte minacce e pressioni psicologiche cede.

C’è da sottolineare che in questo periodo il lavoro di Mariolini va male e Monica lo aiuta molto economicamente, prestandogli svariati milioni di lire ricavati vendendo un appartamento.

La convivenza procede tranquilla, ma Marco ben presto esige che Monica perda sempre più chili. La obbliga a pesarsi più volte al giorno e si infuria se lei prende qualche etto.

Le impedisce di mangiare, ma la porta comunque al ristorante e mentre lui mangia tutto ciò che desidera, a lei permette di ordinare solo un tè.

La ribellione di Monica

Marco Mariolini

E’ proprio durante una di queste uscite al ristorante che Monica decide di ribellarsi. Mentre Marco è in bagno approfitta per ordinare per lei un piatto di gnocchi. Quando le vengono portati al tavolo Marco non può credere ai suoi occhi.

Monica sta mangiando un piatto di gnocchi davanti a lui! Marco si infuria e cerca di strapparle il piatto, ma lei lo prende e scappa in cucina. Lui la segue e la riporta al tavolo dove la schiaffeggia, poi tornano a casa.

Lì il litigio esplode e Marco fa spogliare Monica e le ordina di restare nuda tutta la notte e di dormire sul pavimento. Poi, va a letto e si addormenta.

Monica a questo punto è distrutta. Pesa pochi chili, ha fame e Marco la costringe a stare con lui con le minacce. Le impedisce di vedere o sentire la sua famiglia, la controlla 24 ore su 24 e a volte, per farla vomitare, la colpisce allo stomaco.

La ragazza allora prende un martello e colpisce Marco nel sonno. Lui non morirà, ma lei verrà giudicata colpevole di tentato omicidio. Dato che Marco non sporge denuncia, ma anzi la difende, gli vengono dati i domiciliari che lei decide di trascorrere a casa della nonna.

Marco la tartassa tutto il tempo di lettere e di telefonate: lei deve tornare a vivere con lui.

Poi scrive un libro autobiografico “Il cacciatore di anoressiche” che pubblica e di cui invia una copia a Monica con questa dedica:

“Con odio e con amore”

Durante una conferenza per il lancio del libro, ispirato alla sua vita con Monica, Mariolini dice apertamente che potrebbe compiere un gesto terribile e che dovrebbe essere fermato; tuttavia, nessuno lo ascolta e circa un anno dopo compirà davvero quel gesto estremo.

L’omicidio di Monica

Mariolini riesce a convincere Monica a vedersi, ma lei pone delle condizioni: deve essere di giorno e in un luogo affollato.

Monica ha paura che Marco la voglia rapire e ha ragione. Lui ha infatti portato in macchina delle catene, del nastro adesivo e un coltello, attrezzi che sarebbero serviti a rapirla.

I due passeggiano in riva al lago e Marco prega Monica di tornare con lui. Lei rifiuta e lui diventa violento. Non capisce? Lui ha bisogno di lei!

Marco la assale e Monica comincia a urlare. Lui le tappa la bocca, dicendole di stare zitta, ma appena le libera la bocca Monica urla di nuovo, più forte di prima.

A questo punto Marco è accecato dall’ira: prende il coltello che aveva nascosto poco distante e la accoltella 22 volte. Poi si butta nel lago, ma viene preso dalla polizia.

Mariolini viene arrestato e condannato a 30 anni. In un’intervista a “Storie Maledette”, che puoi trovare in fondo all’articolo, sostiene di averlo fatto perché non aveva altra scelta.

Monica non aveva voluto tornare da lui per lasciarsi morire di fame e non gli ha lasciato nessuna scelta se non quella di ucciderla.

Il killer non si ritiene affatto colpevole dal punto di vista morale e ora crede che Monica viva in lui.

Qui sotto trovi l’intervista che Marco Mariolini ha rilasciato per la trasmissione “Storie Maledette”

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