In questi giorni hanno fatto il giro del mondo le foto di Fernando de Jesús Díaz Beato, un ragazzo portoricano che è stato ucciso lo scorso 5 marzo.
Le foto sono quelle del suo funerale, dove lui è ritratto… seduto su una sedia.
Il defunto partecipa al proprio funerale
Proprio così, il ragazzo è stato imbalsamato e vestito con i suoi indumenti di tutti i giorni, berretto compreso.
Poi è stato messo seduto su una sedia, con le gambe accavallate, come se fosse ancora in vita.
Ma non è l’unico caso. C’è una ditta di pompe funebri infatti, la Martin Funeral Home, che da 8 anni si è specializzata in questo servizio che definisce “veglie funebri non convenzionali”.
Come è nata l’idea
L’idea non è nata dalla ditta, ma un ragazzo che continuava a ripetere che se fosse morto avrebbe voluto partecipare al suo funerale “in piedi”.
Dopo la morte del ragazzo, sua madre chiese alle pompe funebri se fosse stato possibile realizzare il desiderio del figlio.
Dopo aver studiato la legislazione portoricana in merito non hanno trovato nessun impedimento e così hanno esaudito la richiesta della donna.
Da allora la Martin Funeral Home ha realizzato molte veglie non convenzionali,
sistemando i defunti nelle pose dei loro hobby preferiti: giocando a poker, vestiti da pugili e persino su una moto.
Non mancano però le critiche, a cui la direttrice delle pompe funebri non dà peso.
Ognuno ha il diritto di avere le proprie idee a riguardo, ma noi svolgiamo il nostro lavoro con molta serietà e rispetto. Le veglie funebri che prepariamo sono simili alle altre e non sono scherzi
Chissà se con le foto che hanno fatto il giro del mondo, questa forma di svolgere le veglie funebri prenderà piede anche all’estero?
A te piacerebbe essere imbalsamato e “partecipare” al tuo funerale, piuttosto che averne uno tradizionale?