Quella di Rosalia Lombardo è una delle mummie italiane più famose in Italia e al mondo. Il padre la fece imbalsamare e ora si trova nelle catacombe di Palermo e chi l’ha vista giura che, in certi momenti del giorno, la mummia apra e chiuda gli occhi.
Rosalia Lombardo
Rosalia era una bimba nata nel 1918. Purtroppo morì due anni dopo a causa di una polmonite.
Il padre, inconsolabile, decise di farla imbalsamare per poter conservare per sempre il suo bel visino e per questo contattò Alfredo Salafia.
Salafia usò una tecnica segreta grazie alla quale ancora oggi, dopo ben 95 anni, possiamo ammirare il visino di Rosalia, esposta nelle catacombe di Palermo. La bambina è stata una delle ultime a poter esservi sepolta e si trova tutt’ora nella cappella di santa Rosalia.
Gli ingredienti per l’imbalsamazione usati da Salafia sono stati un mistero fino al 2009 quando, studiandone gli appunti, è stata trovata la soluzione.
Gli ingredienti usati erano formalina, alcol, glicerina, acido salicilico e sali di zinco. La tencina riuscì talmente bene che la bambina sembra quasi addormentata.
Legato alla mummia però c’è anche un altro mistero.
Il mistero degli occhi di Rosalia
Dalle telecamere di sorveglianza poste nella stanza, si può notare come Rosalia, più volte al giorno, apra e chiuda gli occhi.
Le ipotesi sono tante, da effetti di luce a particolari condizioni di umidità e non manca poi chi vuole spiegare il mistero con dei fenomeni paranormali.
Tuttavia Dario Piombino Mascali, conservatore del sito, esclude le ipotesi paranormali e dell’umidità, attribuendo il fenomeno al cambiamento di posizione del corpo quando è stato spostato nella nuova teca.
La luce lo colpisce in modo diverso e illumina meglio le palpebre che, in realtà, non sono mai state chiuse del tutto.
Qui sotto trovate un filmato dove vedrete la piccola Rosalia aprire gli occhi.