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Lista completa delle torture antiche

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Le torture antiche sono molto vaste. Quando si tratta di fare del male ai propri simili, l’uomo si ingegna sempre nel trovare nuovi metodi per prolungare il dolore o per provocarne il più possibile.

Purtroppo però trovare informazioni dettagliate sulle tecniche di tortura non è così semplice, almeno in italiano.

È per questo che ho deciso di scrivere questo articolo. Ho voluto creare una lista completa delle torture antiche in lingua italiana, che le spieghi nel modo più dettagliato possibile.

Il lavoro di ricerca è stato enorme: siti in varie lingue, libri, articoli di giornale, testimonianze. Leggere tutto quanto, selezionare le informazioni e raccoglierle in un articolo non è stato semplice, ma sono sicura che apprezzerai il risultato.

Pronto? Cominciamo!

Tecniche di tortura antiche

L’uomo si ingegnava già nell’antichità per trovare metodi di tortura efficaci. Molte delle torture antiche sono molto elaborate comparate con quelle moderne, che cercano invece il modo più veloce ed efficace di provocare dolore.

Le torture antiche erano un’arte e un esempio di questo è il Toro di Falaride, conosciuto anche come toro di bronzo. Una scultura creata dal Perillo da Atene, che non solo era una tortura ma anche un’incredibile macchina con molte funzioni.

Infatti, oltre a sistemare gli oppositori di Falaride, emanava una piacevole fragranza di incenso, ma non è tutto. Nascondeva le urla delle povere vittime con dei muggiti. Come? Grazie a un elaborato sistema di canne di ottone.

Le torture antiche sono molte e per non fare confusione è meglio suddividerle in categorie, a seconda del metodo principale usato per torturare.

Torture antiche con l’acqua

L’acqua è un elemento naturale, simbolo di vita e di purificazione. Forse è proprio questo aspetto che ha portato molte civiltà antiche a usare l’acqua come metodo di tortura.

La più semplice fra tutte è l’ingestione forzata di acqua. Questo provoca danni e dolori al ventre della vittima.

Un esempio è l’ordalia dell’acqua fredda, usata soprattutto nel medioevo, ma che affonda le sue radici nel codice di Ur-Nammu. Questi era un sovrano sumero che ha regnato dal 2112 a.C., prima ancora del più famoso Hammurabi.

Una variante di questa tortura è l’ordalia dell’acqua bollente. Nonostante si associ questa tortura all’Inquisizione e alle streghe, è stato un metodo usato sia prima che dopo la Santa Inquisizione.

Un’altra tortura con l’acqua bollente è la bollitura a morte, dove il condannato veniva messo in un calderone pieno di acqua bollente e bollito a morte. Quando non veniva usata per uccidere, la tortura prevedeva solo l’immersione di alcuni arti per provocare dolore.

Ricordiamo poi la tortura della goccia cinese che, a dispetto del suo nome è stata inventata da un italiano nel ‘400. Consisteva nel far cadere ripetutamente delle gocce sulla fronte della vittima, causando a lungo andare la pazzia.

Alcuni affermano anche che le gocce potessero erodere il cranio del malcapitato.

Torture antiche con il fuoco

Anche il fuoco era visto come elemento purificatore ed è stato largamente usato nelle torture antiche.

Prima fra tutte il rogo, molto usato nel medioevo come pena di morte per le streghe, ma usato in tempi ancora più antichi come forma di tortura o pena capitale.

Il toro di Falaride (o toro di bronzo) è un’altra esempio di tortura antica che usa il fuoco e l’ho già accennato all’inizio di questo articolo.

Il fuoco era anche usato per la marchiatura, usata sia come tortura che per marchiare gli schiavi.

Torture antiche con gli animali

Nell’antichità non disponevano ancora di strumenti elaborati, a parte qualche eccezione, e usavano principalmente gli elementi della natura, animali compresi.

Una fra le peggiori torture con gli animali è sicuramente lo scafismo. Il condannato era legato e lasciato in una palude stagnante a venire mangiato vivo dagli insetti.

La poena cullei (dal latino “pena del sacco”) invece prevedeva che la vittima venisse chiusa in un sacco impermeabile insieme a degli animali e poi gettata in mare.

In Oriente, ma non solo, l’animale più usato per le torture e le pene di morte era l’elefante, usato per schiacciare gli arti o la testa della vittima.

In occidente invece molte torture includevano i ratti che sfiguravano e mangiavano le carni dello sventurato prigioniero.

Torture antiche con perforazioni o tagli

La decapitazione o la mutilazione era molto comune nell’antichità, ma alcune torture andavano al di là dei semplici tagli.

Ad esempio con la tortura dell’impiccato, tirato e squartato, la vittima vittima veniva squartata cercando di farla sopravvivere il più a lungo possibile.

Con le lame si eseguiva anche lo scorticamento, in cui la vittima veniva spellata viva in varie parti del corpo.

In Oriente già dal 900 a.C. era invece in vigore la morte dei mille tagli (lingchi), tortura che prevedeva che al prigioniero venissero tagliate parti del corpo, generalmente muscoli.

I Vichinghi invece optavano per una tortura più sanguinosa con l’aquila di sangue, in cui alla vittima venivano strappati i polmoni.

E una fra le torture più terribili: l’impalamento che non credo abbia bisogno di descrizioni.

Una degna concorrente dell’impalamento è la crocifissione, usata in tempi antichi ma anche, purtroppo, moderni.

Queste sono tutte le tecniche più importanti in uso nell’antichità.

Ma come, Lilith, e gli strumenti di tortura? E l’Inquisizione? 

Hai ragione, l’Inquisizione e i suoi strumenti giocano una parte importantissima nella tortura, tanto che ho deciso di dedicare un articolo speciale alle torture medievali.

Nel frattempo però ti lascio questi due articoli che ti piaceranno moltissimo:

Se hai idee o suggerimenti puoi farmelo sapere nei commenti qui sotto. Se l’articolo ti è piaciuto e ti è stato utile potresti condividerlo su Facebook o sulle altre reti sociali: mi faresti un enorme favore! 😉

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